Nel corso della conferenza stampa di presentazione di sponsor e divise ufficiali anche l’avvocato Giovanni Ferraù, presidente della Sigi, ha preso la parola rispondendo alle domande dei giornalisti presenti in Sala Congressi:
“La risposta pervenuta da Malta non è stata positiva, nel senso che hanno chiesto per adesso una mera collaborazione esterna e non un ingresso in società. La Sigi va avanti con le risorse che ha stanziato finora e quelle che dovrà mettere secondo le indicazioni della direzione sportiva. Certamente non abbiamo capacità ipermilionarie. Contiamo, come già detto in altre occasioni, di far entrare un investitore forte e, magari, anche attraverso un’acquisizione integrale. Fintanto che questo non sarà possibile gestiremo con una programmazione molto attenta e oculata. Qualcuno dimentica che la gente scappa perchè la situazione debitoria è devastante. Chi non è scappato è qui con noi perchè ha voluto mantenere in vita il Calcio Catania. Ci sono ulteriori interlocuzioni. Tanti sponsor hanno dato un contributo”.
“Siamo ai nastri di partenza di una stagione. Sarebbe impossibile pensare oggi di non terminare la stagione e banale non pensare anche alla disputa di una buona stagione. Per il resto l’interesse è sempre quello di ricercare in modo intelligente un investitore che possa dare il rilancio che merita il Calcio Catania. ‘Uniti per il Catania’ è stata un’iniziativa messa su in meno di 48 ore. Non c’era abbastanza tempo per fare tutte le cose in maniera formalmente corretta. Allora ci è stata data l’indicazione di rimetterla in ordine passando da una restituzione delle somme ai tifosi e dallo sviluppo di un vero e proprio crowdfunding che verrà regolamentato secondo le idee dettate per la raccolta dei fondi. Ci sono dei soci nuovi subentrati e altri che subentreranno nei prossimi giorni. C’è una città che risponde concretamente. Chi ha versato una somma importante con l’iniziativa ‘Uniti per il Catania’ ritengo possa essere interessato anche ad un serio ingresso in società. Non abbiamo ottemperato al pagamento del 2 agosto per i motivi fastidiosi a cui abbiamo già fatto riferimento, ma ci serve tornare all’ordinario, fare merchandising, vendere biglietti, tifare allo stadio. Abbiamo bisogno tutti di un pò di tranquillità“.
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