Ennesima “doccia gelata” per il Catania. In un comunicato diffuso nel tardo pomeriggio di lunedì il club etneo ha reso noto di non aver potuto adempire alle prime scadenze federali della stagione causa «pignoramento subito per effetto di debiti pregressi». Non è il miglior viatico per iniziare l’annata 2021-22, la settima consecutiva in Serie C per la formazione rossazzurra. Le rassicurazioni verbali fornite dalla SIGI nei giorni scorsi evidentemente non sono bastate di fronte agli impegni economici di varia natura da onorare. Inevitabile quindi l’ennesima partenza ad handicap in campionato, con la squadra allenata da Francesco Baldini che partirà con una penalizzazione in classifica.
«Unità e rilancio» furono le parole con cui la SIGI aprì la stagione lo scorso 23 luglio in conferenza stampa. Dichiarazioni che però non sono state suffragate dai fatti alla luce dell’ennesima notizia negativa che ha gettato l’ambiente nello sconforto. Si tratta di un ulteriore boccone amaro da ingerire per i tifosi rossazzurri, ormai stanchi e amareggiati di seguire le vicende di una squadra che si barcamena a fatica in Serie C con prospettive nebulose e speranze assai ridotte di accedere nella categoria superiore.
Il Catania da anni si trascina il peso di una massa debitoria consistente che impedisce qualsiasi tentativo di rilancio ad alti livelli. I creditori battono cassa, il dialogo con l’Agenzia delle Entrate e il Comune di Mascalucia non può proseguire in assenza di garanzie di solidità economica. Le ultime notizie sconfortanti inevitabilmente hanno bloccato pure la giostra del calciomercato a poco meno di un mese dalla chiusura della finestra estiva prevista per le ore 20 del 31 agosto. Il futuro del sodalizio etneo è appeso al lumicino tra continue rassicurazioni, incognite di vario genere e imprecisati “mister x” all’orizzonte.
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