Tracciare il solco della continuità provando a correggere lacune tecniche preesistenti. Questo è il punto di partenza da cui mister Baldini intende avviare la pianificazione tecnica per la nuova stagione. Ogni reparto presenta sia pregi che difetti, è tempo quindi di analisi e valutazioni sull’organico a disposizione nei giorni in cui si è cominciato a sudare e faticare sui campi di Torre del Grifo.
Tra i pali, dopo l’infruttuosa girandola dello scorso anno, è tempo di tornare all’antico. Si parte con gerarchie prestabilite e l’auspicio di aver individuato in Andrea Sala un numero uno costante e affidabile. Il Catania intende quindi rinverdire i fasti dell’era Pisseri, il quale nella sua seconda stagione in rossazzurro subì 30 reti in 36 partite di campionato mantenendo la porta inviolata in 18 occasioni. Quel risultato fu frutto delle prestazioni di una linea arretrata inossidabile, composta da due ottimi difensori centrali come Ramzi Aya e Luka Bogdan, oggi punti di forza della Salernitana neopromossa in Serie A.
La partenza di Tommaso Silvestri direzione Modena ha creato poi un vuoto da colmare al centro della retroguardia. Maurizio Pellegrino è al lavoro per individuare gli elementi che andranno a comporre la nuova coppia centrale: uno sarà l’argentino Juan Cruz Monteagudo. Occorre ritrovare quella compattezza e solidità venuta meno nel momento clou della scorsa stagione, culminata con l’uscita di scena immediata dai play-off per mano di un Foggia capace di imporsi con tre reti di scarto su una squadra che prestò il fianco agli avversari commettendo gravi errori difensivi.
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