“A seguito dello svolgimento del procedimento competitivo disposto dal Tribunale di Catania il 17 luglio 2020, relativo al 95,4% del capitale sociale del Calcio Catania S.p.A. ed ai beni e alle attrezzature allocati presso il Centro Sportivo Torre del Grifo ed iscritti nello stato patrimoniale attivo di Finaria S.p.A. in liquidazione, Sport Investment Group Italia S.p.A. (S.I.G.I.) risulta aggiudicataria”. Era il 23 luglio 2020, fu evitato il fallimento della società rossazzurra con l’acquisizione della stessa ad opera della Sigi, attuale proprietaria del club.
L’avvocato Giovanni Ferraù si espresse in questi termini, via social: “Cosa sogna un bimbo catanese che per anni segue la propria squadra? Cosa pensa chi ha visto Catania-Perugia del 1983, i campi in terra della serie D, ma anche Catania-Albinoleffe del 2006 e Roma-Catania del 7 a 0. Questo bimbo realizza che chi nasce in questa terra ha un sangue rossoazzurro e non ne può fare a meno; sogna, perché no, che un giorno potrebbe essere chiamato in prima linea, non più dagli spalti, ma da protagonista per rilanciare il Calcio Catania. Oggi abbiamo scritto una pagina di Storia del Catania 46; con i tifosi, vorremmo continuare a scrivere pagine importanti per SOGNARE e… sognare ancora di più”.
Anche il Dottor Fabio Pagliara fu entusiasta, ma al tempo stesso consapevole che il cammino fosse ancora lungo, con ognuno dei protagonisti chiamato a continuare a fare la propria parte: “E’ una grandissima soddisfazione personale, umana, di cuore. Io l’ho vissuta con maggiore ansia sulla parte delle radici, essendo molto forte questo legame con la città. Nel goderci la bella notizia, un grande Catania fa grande Catania e noi abbiamo una responsabilità immensa. Le cose da fare sono milioni, la città ha tante aspettative e oggi dobbiamo effettuare un salto ad ostacoli superando tanti problemi da qui al 5 agosto, per poi fare tutto il resto. Dobbiamo liberare l’attività di Maurizio Pellegrino sulla parte sportiva, garantendo il nostro supporto, contestualmente cercando di andare avanti sugli altri fronti. Ognuno dovrà fare la sua parte. Auspichiamo l’ingresso di nuovi soci, questo non è un segno di debolezza ma di forza del nostro modello di azionariato diffuso. Oggi è più facile partecipare perchè la cosa è andata in un certo modo, ci aspettiamo altri segnali dalla città”.
Non potevano mancare le parole di Maurizio Pellegrino: “Alcuni ricordi del passato mi hanno dato una spinta incredibile. Io ho trascorso tanti anni indossando la maglia del Catania, rappresentandola anche in altre vesti. Conosco la passione della gente e so cosa sta provando in questo momento. Gioiamo oggi ma solo per qualche ora. E’ stato un percorso molto complicato, adesso bisogna tornare da subito a lavorare dicendo le cose come stanno perchè la gente ha bisogno di questo. Catania, con quello che può rappresentare potenzialmente, è in grado di ottenere risultati straordinari. Ma bisogna condividere debolezze, limiti e rafforzare quanto si può creare. Sappiamo dell’esistenza dei debiti e di tanti problemi, dell’iscrizione da perfezionare entro il 5 agosto e che il tempo a disposizione è poco, ma dobbiamo superare tutto con impegno e rinnovato entusiasmo. Daremo il massimo 24 ore su 24 lavorando solo per il Calcio Catania. Un punto di partenza importante, assoluta garanzia”.
Intervenuto in esclusiva ai microfoni di ‘TuttoCalcioCatania.com’, l’ex centrocampista rossazzurro Antonino Cantone rilasciò le seguenti dichiarazioni: “Vorrei che la data del 23 luglio 2020 fosse definita come la giornata della libertà, della liberazione per i colori rossazzurri. Poi trarremo le conclusioni e diremo la nostra su quello che la Sigi sarà in grado di fare soprattutto per lo sport catanese. Ma anche per i catanesi ex calciatori del Catania che, secondo me, ne capiscono più di certa gente che lavora esclusivamente per soldi. La mia opinione è che se tu ami la maglia del Catania devi essere disposto a farlo anche gratuitamente”.
Questo, invece, fu il pensiero di un altro ex Catania, Nino Leonardi, anch’esso intervenuto ai nostri microfoni: “Gli auspici sono ottimi, sostenevo da tempo che dovesse avvenire un cambio di proprietà a tutela del blasone e della storia del Catania ’46. Anche in passato ho ribadito che non si poteva perseverare negli errori. Siamo stati retrocessi fino a trovarci quasi sull’orlo del fallimento. Ho indossato per tanto tempo questa maglia, oltre dieci anni. Ho confermato e ribadito l’amore e la passione per i colori rossazzurri anche fornendo indicazioni e suggerimenti. Mantenendo cioè i vivai, avendo la capacità d’investire fattivamente sui giovani sviluppando una pianificazione per avviare l’inizio di una nuova era”.
Anche l’ex attaccante del Catania Claudio Ciceri accolse con gioia – sui social – la notizia della salvezza della matricola 11700 a seguito dell’aggiudicazione dell’asta a beneficio della Sigi: “Complimenti a queste persone che hanno dimostrato un grande amore per la città e i tifosi. Adesso avranno grossi problemi, ma l’entusiasmo e l’amore di tutta la città. Gli ex giocatori Catanesi, come Nino Cantone, Leonardi e anche altri che vivono a Catania, hanno dato la loro disponibilità, gratuitamente, per l’amore che li lega alla città, ai tifosi e al Catania, di entrare in società con mansioni tecniche. Onore e vanto di un centro sportivo come Torre del Grifo, uno dei più belli e prestigiosi d’Europa, che sarà il veicolo trainante di questa nuova gestione. Tanti Auguri, amore e fortuna, alla SIGI e al Calcio Catania”.
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