Il tempo stringe. Il 28 giugno scadono i termini per l’iscrizione al prossimo campionato. Tra le mura di Torre del Grifo si lavora per ottemperare tutti gli adempimenti necessari ai fini del rilascio della Licenza Nazionale per la stagione 2021-22. La SIGI è alle prese con scadenze ed impegni economici di varia natura per salvaguardare il club tra interrogativi e perplessità di una piazza che vive ore d’attesa. A distanza di un anno la vita del Catania è ancora appesa ad un filo tra debiti da saldare, piano d’investimenti da definire e progetto tecnico da rilanciare.
La prossima sarà un altra settimana cruciale a poco meno di venti giorni dal termine perentorio per iscrivere la squadra al campionato. Spetta alla SIGI, società controllante del club etneo, delineare le strategie immediate per salvare la matricola. Le interlocuzioni sin qui portate avanti sia con l’imprenditoria locale che con gruppi esteri non hanno prodotto risultati sperati. L’unica strada per far fronte a tutti gli impegni ravvicinati resta la ricapitalizzazione da parte dei soci SIGI in attesa che si sblocchino in un secondo momento eventuali ingressi di nuovi investitori e accordi di sponsorizzazione.
La SpA etnea sta anche valutando la possibilità di aprirsi alla città attraverso una campagna pre-abbonamenti, laddove l’azionariato popolare al momento resta solo un’ipotesi. Tra dibattiti ed iniziative, più di una volta ci si è domandati se questo fosse un modello da seguire per la gestione futura del Catania in assenza di una compagine societaria economicamente più forte che possa dare nuova linfa ai 75 anni di storia calcistica alle pendici dell’Etna.
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