TACOPINA – SIGI: quale verità? Non ci sono eroi, salvare il Catania è un atto dovuto

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foto calciocatania.it

Il durissimo comunicato emesso da Joe Tacopina rappresenta la principale novità di giornata. Il futuro del Catania è in bilico, dopo mesi di parole al vento siamo ad un punto di non ritorno. Le parole di Tacopina sono state al vetriolo e indicano un malcontento evidente da parte dell’avvocato italo-americano, non riuscendo a concludere la trattativa malgrado la firma del contratto preliminare lasciasse intendere l’esistenza di basi più o meno solide per il felice esito dell’operazione.

Da fine aprile il contratto è da considerarsi assolutamente privo di efficacia e, adesso, le indiscrezioni che giungono da Ferrara spingono sempre più Tacopina verso la SPAL con la formulazione della prima offerta d’acquisto del club. Mentre Sigi ribadisce che il raggiungimento del tanto chiacchierato accordo per la riduzione del debito con l’Agenzia delle Entrate passasse dall’ingresso in società di Tacopina, quest’ultimo ribadisce che avrebbe rilevato il Catania solo attraverso l’omologa del Tribunale, compito spettante a Sigi.

Se il tycoon statunitense, inoltre, sottolinea a più riprese di avere versato 800mila dollari per sostenere le casse societarie del Catania, la Sigi rimarca l’attenzione sui 6 milioni di euro immessi dall’attuale proprietà e sul fatto che la quota di Joe fosse solamente una parte del diritto d’opzione esercitabile per l’ingresso nel Calcio Catania. Insomma, chi dice il vero? Forse la verità sta nel mezzo? Non è il momento di ricercare eroi o carnefici. Salvare il Catania è un atto dovuto. Perchè Sigi, attuale proprietaria del club, ha promesso il mese scorso che così sarebbe stato. Iscrizione e salvezza della matricola, dunque, i prossimi step da seguire. Senza se e senza ma.

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