FUTURO CATANIA: non solo soldi, il rilancio passa anche da programmazione e sviluppo

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Visione programmatica, strategie di sviluppo. Il futuro del Catania passa anche da qui. In un periodo storico delicato per il club rossazzurro in cui non si fa altro che parlare della necessità di ripianare i debiti, rischiano di passare in secondo piano le linee da seguire allo scopo di rendere la società appetibile ed ambiziosa. Viene spesso attribuita la giusta attenzione alla necessità di depositare un piano industriale consono al blasone ed alle ambizioni della piazza, quantificando un sostanzioso ammontare di euro per il raggiungimento di tale scopo. Programmazione e sviluppo di un vero progetto di rilancio sportivo dell’Elefante, però, non dipendono dall’esclusiva immissione di capitali. Questo rappresenta uno strumento importante. Ma non basta. Anche nel caso in cui ci fossero imprenditori disposti a garantire un ipotetico piano industriale da 30 milioni, servono un progetto e strategie ben definite.

A partire dal marketing, dallo sviluppo del brand con iniziative rivolte verso la valorizzazione territoriale e la possibilità di crescere in un’ottica locale e globale. Sono lontani i tempi della Serie A, attraverso i quali il Catania viaggiava a vele spiegate con conti in ordine ed una struttura che produceva utili contribuendo a rendere il club un modello da seguire nel panorama calcistico nazionale. Purtroppo poi l’evolversi degli eventi ha portato all’attuale realtà, triste e deprimente con un futuro nebuloso. Ma ripartire si può. Anzi, si deve. Torre del Grifo Village, ad esempio, è un asset importante e questo lo si dice spesso in tutte le salse. Per qualcuno risulta una zavorra, a seconda dei punti di vista. In realtà Torre del Grifo renderebbe al massimo soltanto nella misura in cui si riuscisse a sfruttare il massimo delle sue potenzialità.

Lavorando in sinergia con accademie calcistiche di tutto il mondo, puntando ad una crescita ad ampio respiro del settore giovanile, alla creazione di un turismo sportivo internazionale mettendo Catania al centro di processi virtuosi che attraggano fondi esteri. Il Village ha dei costi rilevanti da sostenere e per tale ragione, al momento, la ripresa di ogni attività è stata fissata per il mese di settembre. Con una visione programmatica e chiara, la struttura può rendere tanto alla causa rossazzurra. Tirare fuori i quattrini sarà dunque fondamentale, ma tramite una strategia che non sia fine a se stessa. Mettendo in moto il centro sportivo con una serie di idee innovative, spiccate doti di managerialità e competenza. Punti cardine per qualsiasi impresa di successo e, in questo caso, per un rilancio in grande stile del Catania.

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