Il presidente del CdA di Sigi Giovanni Ferraù ha indetto per la mattinata di oggi, sabato 19 giugno (ore 10.00), una conferenza stampa a Torre del Grifo relativa al momento del Calcio Catania e all’iniziativa tanto discussa “Uniti per il Catania”, attraverso la quale si chiede un sostegno economico ai tifosi. Sarà l’occasione giusta (si spera) per fare realmente chiarezza.
A poco più di una settimana dal termine perentorio per l’iscrizione al prossimo campionato, urge chiarire se Sigi ha la capacità di ricapitalizzare. La SpA etnea ha quantificato in circa 2.5 milioni l’importo necessario da raggiungere, al momento i soci sono al di sotto di tale cifra di almeno un milione e oltre. Le difficoltà ci sono, eppure le rassicurazioni sono sempre state fornite. Adesso bisogna comprendere se davvero l’iscrizione è a rischio, fermo restando che – anche qualora il Catania riuscisse in tempo a formalizzare il tutto – la società rossazzurra dovrebbe, poi, occuparsi dei costi da sostenere per la prossima stagione pagando i tanti debiti residui.
Ma pare evidente che, da sola, la Sigi non sia in grado di farlo. Ecco allora che sarà importante illustrare ogni eventuale soluzione, auspicando nell’intervento di finanza esterna dopo che esponenti del gruppo dei maltesi, di cui si è tanto parlato, hanno deciso di battere in ritirata e che lo stesso avrebbe fatto la compagnia area Wizz Air. Ci sarà l’effettivo ingresso di tre nuovi soci catanesi? Come procedono le altre eventuali interlocuzioni? Tacopina è un capitolo definitivamente chiuso? C’è l’idea di portare avanti un piano di salvezza e rilancio del Calcio Catania? Su quali basi? Tutte domande a cui Sigi è chiamata a rispondere.
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