Approvazione del piano di ristrutturazione del debito. Questo il requisito fondamentale affinchè si possa superare l’attuale fase di stallo. Tacopina non ha chiuso le porte a Sigi, idem Sigi nei confronti dell’avvocato italo-americano. C’è una trattativa in corso, l’ex Venezia spinge per la stesura di un contratto con differenti clausole dopo avere cestinato il precedente accordo preliminare che prevedeva condizioni non soddisfatte, a seguito della scadenza dei termini.
Continuano a recitare, in questo senso, un ruolo importante sia l’Agenzia delle Entrate che il Comune di Mascalucia. La sede regionale dell’Agenzia ha chiesto opportune verifiche alla direzione provinciale di Catania sull’accordo già raggiunto per la riduzione del debito, rivedendo alcuni dettagli economici non trascurabili (ulteriore addebito di circa 2 milioni). Ed è chiaro che, in assenza di documentazione ufficiale che dia garanzie a Tacopina, la trattativa non può decollare.
Qualcosa, tuttavia, si muove. I contatti con gli enti istituzionali proseguono ed il Comune di Mascalucia convocherà il Consiglio comunale con all’ordine del giorno la trattativa con Sigi per la rimodulazione del debito. Verrà stabilito in quanti anni la Sigi dovrà pagare la somma di 2 milioni di euro. La SpA presieduta dall’avvocato Giovanni Ferraù sta muovendo i suoi passi e martedì terrà una conferenza stampa congiunta con l’Amministratore Unico del Calcio Catania Nico Le Mura. Si attende anche la nuova proposta di Tacopina. Doveroso accorciare i tempi per adempiere alle imminenti scadenze.
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