L’ultima analisi stagionale si focalizza sul reparto offensivo. L’attacco etneo nel complesso merita un 6 pieno perché, pur essendo privo di un bomber da doppia cifra e nonostante le tante difficoltà legate soprattutto agli infortuni, i rossazzurri hanno comunque realizzato 50 reti (quinta squadra più prolifica) in 36 partite, con una media di 1.4 gol a partita, non riuscendo a trafiggere i portieri avversari in sole 7 occasioni. Il dato più importante riguarda però il numero di calciatori andati a segno, ben 17 (secondo miglior dato).
Uno dei protagonisti di questo campionato, per senso di appartenenza, dedizione alla causa e qualità tecniche è Andrea Russotto. Il fantasista romano è ritornato alle pendici dell’Etna durante la sessione invernale di calciomercato, risultando spesso decisivo per le sorti dell’Elefante. Durante il periodo di crisi si è rivelato l’ultimo a gettare la spugna, provando anche a sobbarcarsi sulle spalle l’intera squadra; inoltre, a suon di buone prestazioni è riuscito a spazzare via i dubbi legati all’aspetto caratteriale, rivelandosi molto più maturo e meno egoista rispetto alla sua prima esperienza in terra siciliana. Le uniche difficoltà hanno riguardato i tanti acciacchi fisici riportati nella seconda parte di stagione. La sua annata in rossazzurro si è conclusa con 13 presenze, 2 assist e 4 reti.
Altro elemento di spicco del club di Via Magenta è Manuel Sarao. Il centravanti milanese si è contraddistinto per spirito di sacrificio, abnegazione e voglia di battagliare su ogni pallone. Nelle 29 apparizioni complessive sono stati 2 gli assist refertati e 8 le reti siglate (numeri che gli valgono la palma di miglior marcatore stagionale del club).
Antonio Piccolo, invece, è incappato in una stagione sfortunata e costellata da molteplici infortuni che gli hanno impedito di esprimere al massimo il proprio potenziale. Le 12 presenze totali, condite da 2 gol ed altrettanti assist, non rendono giustizia ad un calciatore dotato di qualità tecniche di categoria superiore. Peccato per le noie muscolari che lo hanno condizionato nell’annata appena trascorsa.
Proseguiamo con Kalifa Manneh. L’esterno gambiano, nonostante la giovane età (22 anni), è ormai un veterano della squadra ma, nonostante le discrete doti atletiche e tecniche, non è riuscito ad esprimere in toto le proprie qualità. In 21 presenze ha siglato solamente 2 reti ed 1 assist con un minutaggio di appena 616 minuti complessivi.
C’è, poi, la delusione rappresentata da Matteo Di Piazza. Tornato a Catania per continuare il discorso bruscamente interrotto appena l’anno prima, l’attaccante di Partinico ha realizzato 4 reti ed 1 assist in 15 gare. Un po’ avulso dal gioco, poche volte ha fatto la differenza.
Viste le doti tecniche ed atletiche, anche da Francesco Golfo ci si sarebbe aspettati un contributo maggiore. L’esterno palermitano quando è stato chiamato in causa non sempre ha impresso una svolta significativa, finendo con il perdersi dietro giocate troppo fumose e poco efficaci. Ma è cresciuto nelle ultime gare. Avventura conclusa con 2 marcature ed 1 assist in 15 apparizioni.
Male Reginaldo. Con l’avvento di mister Baldini le prestazioni dell’ex Siena sono di gran lunga migliorate (specialmente nel ruolo di ala sinistra) ma 2 gol ed 1 assist in 28 gare sono un bottino davvero troppo esiguo per un giocatore del suo calibro. Infine appaiono ingiudicabili sia Agapios Vrikkis che Michele Volpe, i quali hanno disputato appena 17 minuti in due (rispettivamente 14’ per il cipriota ed appena 3’ per il bomber del Frosinone).
===>>> PAGELLE STAGIONALI – Portieri: Martinez ambivalente, Confente incerto e Santurro non pervenuto
===>>> PAGELLE STAGIONALI – Difesa: Silvestri stakanovista, Calapai e Giosa altalenanti, Pinto deludente
===>>> PAGELLE STAGIONALI – Centrocampo: Maldonado in ripresa, Dall’Oglio sorprendente, Welbeck il migliore
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