QUANDO L’INIZIO DI UNA NUOVA ERA? Dai proclami di gennaio ai dubbi del presente

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Erano i primi di gennaio quando l’avvocato Giovanni Ferraù, presidente Sigi, a mezzo stampa informava di avere definito con Joe Tacopina “gli ultimi passaggi ulteriormente importanti ai fini del passaggio di proprietà, iniziando una nuova era per il Calcio Catania”. Ricordiamo ancora oggi le scene entusiastiche prima e dopo la sottoscrizione del contratto preliminare d’acquisto. Tutto lasciava presagire che, nel giro di poco tempo, si sarebbe arrivati al closing risolvendo la questione legata alla transazione debitoria con il Comune di Mascalucia e l’Agenzia delle Entrate. Sono passati quattro mesi.

Il preliminare, già slittato, ha perso ogni tipo di efficacia con Tacopina che chiede tuttora la certificazione della riduzione del debito con l’omologa del Tribunale. Il benestare degli enti pubblici non c’è ancora e, anzi, bisogna fare i conti con i creditori privati che bussano alla porta. La Sigi, quando manca un mese alla scadenza del termine per il deposito della domanda di ammissione al prossimo campionato, ha avviato diverse interlocuzioni con potenziali investitori e sponsor a sostegno del progetto. Lo stesso Tacopina ufficialmente non si è defilato, ma la trattativa non riprende vigore con le due parti ferme nelle loro posizioni. Tarda ad arrivare, dunque, la nuova era preannunciata ad inizio 2021. L’auspicio è che si concretizzi molto presto, con o senza Tacopina. E che, soprattutto, coincida con rinnovate ambizioni per il Catania ed il suo popolo, in ansia per le sorti dell’Elefante.

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