Proseguono le interlocuzioni con altri soggetti potenzialmente interessati a rilevare il Calcio Catania o, in ogni caso, a far parte del progetto. Gaetano Nicolosi, azionista di maggioranza in Sigi, ha evidenziato il fatto che con due gruppi stranieri si sarebbe già arrivati allo scambio di documenti. Contatti avviati anche con altri possibili investitori o soci, alcuni dei quali appartenenti all’imprenditoria locale. In realtà già nei mesi scorsi si era registrato qualche interessamento ma, in presenza del contratto preliminare firmato tempo fa, vigeva un principio di esclusività  finalizzato a trattare unicamente con il broker italo-americano.
A proposito di Tacopina, le dichiarazioni di Nicolosi potrebbero essere lette anche come un messaggio in qualche modo indirizzato all’ex Venezia e Bologna. Spronandolo, magari, a farsi avanti a stretto giro di posta. Il Sindaco Salvo Pogliese e l’amministrazione comunale, invece, avevano discusso nei mesi scorsi con Tacopina della necessità di apportare delle importante migliorie allo stadio “Angelo Massimino”. Anche in questo senso la nota ufficiale diramata dal Comune di Catania può essere intesa come un segnale rivolto al tycoon statunitense. Come dire “noi stiamo rispettando gli accordi presi, fai tu il prossimo passo se davvero sei interessato ad acquisire il Catania”.
E’ chiaro, però, che in questa vicenda gli attori principali sono anche il Comune di Mascalucia e l’Agenzia delle Entrate, chiamati da tempo a fornire delle risposte concrete e rilevanti. Dagli accordi con gli enti istituzionali passa, infatti, l’omologa del Tribunale relativamente al piano di ristrutturazione del debito. Pare che qualcosa si stia muovendo, ma bisogna sempre tenere a mente che bisogna reperire liquidità immediata e il tempo rappresenta il maggior nemico.
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