Una sconfitta inaspettata. Sarebbe potuto essere l’inizio di un lungo percorso, invece il Catania ha salutato i playoff già al primo turno e pur avendo a disposizione due risultati su tre, perdendo malamente in casa. Vince il Foggia che dimostra, sul rettangolo verde, più concentrazione e attenzione nella cura dei dettagli. Sfruttando le amnesie di una difesa horror e colpendo il Catania nel momento opportuno con veloci e ficcanti ripartenze.
Nessun alibi, sia chiaro. Prestazione insufficiente e non si dica che le voci extra campo hanno distratto il Catania perchè, l’attuale proprietà, non ha fatto mancare nulla ai giocatori. Giusto sottolineare, invece, un arbitraggio non all’altezza ma come tanti in questa categoria. Manca un rigore solare al Catania ed il gol dello 0-2 era palesemente in fuorigioco. Anche questo, però, non deve rappresentare una giustificazione. I rossazzurri avevano tutte le carte in regola per accedere al turno successivo, tuttavia per l’ennesima volta la squadra negli appuntamenti importanti conferma tutte le proprie fragilità. In primis sul piano caratteriale ed emotivo.
Peccato perchè il lavoro di Baldini aveva portato una ventata di freschezza ed entusiasmo, gioco, autostima e fiducia. Sorride il Foggia dell’ex dal dente avvelanato Alessio Curcio, il quale si è tolto più di qualche sassolino dalle scarpe. Mister Marchionni ci ha creduto ed è stato premiato, mentre Silvestri e compagni possono solamente leccarsi le ferite consapevoli di avere concluso un percorso pieno di alti e bassi. Stagione finita, ci sarà tempo e modo di valutare il futuro dell’attuale guida tecnica e dei giocatori.
Adesso spazio esclusivo per la partita più importante, quella legata alla sopravvivenza ed al rilancio del Calcio Catania. La Sigi, attraverso una nota ufficiale, ha assicurato che il Catania matricola 11700 non andrà incontro al fallimento, ma servono certezze. Dopo tante, troppe chiacchiere è il momento di concretizzare i fatti perchè il tempo stringe. Entro un mese va completato l’iter per l’iscrizione al prossimo campionato di Serie C e ci sono costi elevati da sostenere. La palla, dunque, adesso passa a Sigi che – dopo avere avuto il merito indiscutibile di salvare il Catania la scorsa estate – deve fornire valide risposte affinchè il club dell’Elefante ambisca ad un futuro ambizioso, come merita una piazza stanca d’ingoiare bocconi amari.
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