Continuiamo a ripercorrere le vittorie del Catania nella stagione appena conclusa. Dopo il 3-0 di Bisceglie l’Elefante sembrò poter finalmente uscire dal tunnel nel quale era ricaduto ma le successive due sconfitte consecutive contro Teramo e Turris (entrambe per 1-0), nonché il non-gioco espresso dalla squadra, sancirono la fine dell’avventura di mister Raffaele alle pendici dell’Etna. Al posto dell’allenatore siciliano arrivò, tra lo scetticismo generale, Francesco Baldini. Il tecnico toscano dovette subito affrontare l’ostica sfida contro il lanciatissimo Avellino di Piero Braglia (fino ad allora seconda forza del torneo) e, tra lo stupore generale, gli etnei reagirono alla grande, mettendo in mostra un’ottima condizione psico-fisica e vincendo meritatamente.
Pronti, via ed il Catania sbloccò subito la gara: (3’) il calcio di punizione di Russotto da oltre 30 metri venne leggermente deviato dalla barriera diventando così imprendibile per Forte ed insaccandosi alle sue spalle. Grandi emozioni alla mezz’ora: prima il tiro da ottima posizione di D’Angelo fu facile preda di Martinez (31’) e poi sul ribaltamento di fronte il club di Via Magenta raddoppiò. La perfetta azione di ripartenza degli etnei si concluse con il micidiale rasoterra del numero 7 che trafisse per la seconda volta l’estremo difensore biancoverde (34’).
Allo scadere della prima frazione l’Avellino accorciò le distanze. Il retropassaggio di Maldonado servì involontariamente Santaniello che venne travolto dall’uscita di Martinez. Dagli undici metri il tiro di D’Angelo risultò troppo potente e preciso per poter essere intercettato dall’estremo difensore spagnolo.
Al minuto 54 Santaniello trovò il pari di testa ma l’arbitro annullò la rete per il fuorigioco dello stesso numero 9. Verso l’ora di gioco la splendida azione dei padroni di casa si concluse con il tiro di Sarao rimpallato però dalla difesa avversaria. Al 79’ la conclusione a botta sicura di D’Angelo trovò l’ottima respinta di un attento Martinez. Finale ricco di emozioni: prima (90’) l’errore di Sales sul pressing avversario fu mal sfruttato dai campani che sprecarono l’occasione facendosi pescare in offside e poi in pieno recupero (94’) Manneh si procurò il rigore che chiuse i conti. Dal dischetto Manuel Sarao siglò il definitivo 3-1. Al termine dell’incontro l’Elefante ottenne con grande caparbietà, voglia e determinazione i tre punti, sconfiggendo con merito l’avversario più in forma del momento e ricominciando nuovamente a scalare la classifica.
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