Riavvolgiamo il nastro del film del campionato 2020-21, il sesto consecutivo disputato dal Catania in Serie C. L’avvicinamento alla stagione è caratterizzato dalle tumultuose vicende societarie. Il 23 luglio la SIGI rileva il 95,4% delle quote del club attraverso una procedura competitiva in Tribunale, perfezionando successivamente l’acquisizione dell’intero pacchetto azionario il 17 novembre.
Completati gli adempimenti necessari ai fini dell’iscrizione al campionato, il 14 agosto viene ufficializzato l’ingaggio di mister Giuseppe Raffaele. La costruzione dell’organico vede l’arrivo di diversi elementi rodati per la categoria (Claiton, Tonucci, Zanchi, Albertini, Rosaia, Sarao e Reginaldo), il ritorno nostalgico di Mariano Izco e il rientro alla base dell’emergente attaccante classe 2001 Emanuele Pecorino. Davis Curiale saluta dopo 103 presenze e 29 gol, mentre fa discutere la cessione del trequartista Alessio Curcio al Foggia ma soprattutto la rottura con Marco Biagianti. Non si trova l’accordo per il rinnovo del contratto ormai scaduto, pertanto lo storico capitano decide di dare l’addio al calcio giocato.
Dopo l’imprevista uscita di scena al Primo Turno Eliminatorio di Coppa Italia per mano dei dilettanti del San Nicolò Notaresco, il percorso in campionato inizia con un pareggio casalingo con la Paganese cui fanno seguito tre vittorie consecutive a spese di Monopoli, Juve Stabia e Virtus Francavilla. Le sconfitte con Bari e Ternana (pesanti nel passivo), l’insipida prestazione nel derby e la battuta d’arresto di Teramo tracciano il solco della crisi di metà girone d’andata. La svolta arriva dopo la trasferta abruzzese. Trascinato dalle giocate di un ritrovato Piccolo e dai gol pesanti di Sarao e Pecorino, il Catania mette in fila otto risultati utili consecutivi (cinque vittorie e tre pareggi) e chiude la prima parte del torneo al quarto posto in classifica a quota 30 punti.
Il mercato di riparazione ridisegna l’assetto della squadra. Da Monopoli giungono gli esperti difensori Giosa e Sales (già agli ordini di Raffaele a Potenza), altresì si segnalano i ritorni di Andrea Russotto e Matteo Di Piazza e l’approdo di Francesco Golfo. Fanno le valigie i talenti di scuola etnea Noce, Biondi e Pecorino (quest’ultimi ceduti rispettivamente a Pordenone e Juventus). I rossazzurri provano a tenere il passo delle prime battendo Monopoli e Virtus Francavilla in casa e pareggiando sul campo di Castellammare di Stabia.
Tuttavia i sogni d’alta classifica si infrangono sull’errore dal dischetto di Dall’Oglio al minuto 92 di Catania-Bari. La compagina etnea entra in un vortice negativo di gioco e risultati (sconfitte con Palermo, Teramo e Turris) che costano il posto a Raffaele. Il tecnico barcellonese viene sostituito dall’ex allenatore del Trapani Francesco Baldini, il quale accompagna la squadra al finale di stagione totalizzando sedici punti nelle rimanenti sette giornate di campionato, mettendo ordine allo spartito tattico e infondendo fiducia e mentalità vincente in funzione dei play-off.
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