AVV. FERRAU’: “Catania ’46, la storia continuerà. Un’interlocuzione molto avanzata, settimana prossima incontro. Azionariato popolare…”

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L’avvocato Giovanni Ferraù, presidente Sigi, ribadisce il duplice obiettivo di salvare e rilanciare il Calcio Catania, sicuro che la storia continuerà. Queste le sue parole rilasciate nel corso della prima edizione del telegionale di Futura Production su Telejonica:

“Sigi è Calcio Catania ’46, matricola 11700. Noi faremo di tutto e facciamo di tutto quotidianamente perchè la storia possa continuare e siamo sicuri che continuerà. Sono legittime eventuali valutazioni differenti, ma per noi l’unica possibile è iscrivere il Calcio Catania ’46 al nuovo campionato, salvando ancora una volta la matricola e rilanciandolo. Abbiamo avuto un incontro ristretto con il Sindaco e alcuni tifosi della Curva dialogando in maniera costruttiva. E’ giusto che i tifosi abbiano esposto le loro perplessità e preoccupazioni, la società è stata in grado di esporre il grandissimo impegno che stiamo affrontando per dare un futuro glorioso al Calcio Catania”.

“Oggi abbiamo il dovere di rimanere con i piedi per terra. Ci sono due interlocuzioni molto importanti, di cui una molto avanzata. Incontreremo anche l’investitore settimana prossima. Spero che quantomeno una delle due vada in porto, sono fiducioso. Altrimenti Sigi dovrà prendere atto e cercare soluzioni immediate e alternative. Ipotizzare una cessione totale è un pò difficile, Sigi dovrebbe rimanere ma fintanto che non ci sarà il nero su bianco non parleremo nè di date, nè di altro. Con il fardello dei debiti accumulati dobbiamo necessariamente puntare ad un soccorso importante, qualcuno che si metta al nostro fianco con investimenti rilevanti e che possa contribuire in maniera attiva al rilancio. L’obiettivo principale oggi è l’iscrizione al campionato che Sigi conta di fare anche nell’ipotesi di mancati finanziatori, ma ci auguriamo che questo non avvenga e che le interlocuzioni in essere vadano in porto. Nell’ipotesi peggiore dobbiamo necessariamente iscrivere la squadra al campionato”.

“Azionariato popolare? Non tramonta l’idea. Fino ad oggi abbiamo avuto una call con una società che si occupa di questo. La possibilità di far partecipare i tifosi non è tanto una questione economica ma di condivisione e partecipazione, sto spingendo su questo anche se in termini economici non porterebbe grandi cifre. Sigi è presente, vuole rilanciare senza ambizioni di attaccamento alla poltrona. C’è Sigi fino a qundo non ci sarà un soggetto più importante economicamente. E’ difficile fare impresa in Sicilia, il mondo del calcio è già difficile di per sè. In questo Dario Mirri è esemplare, di fatto una persona sola ha rilevato il Palermo Calcio senza i debiti del Calcio Catania ma sostenendo comunque un impegno economico importante. Non ha trovato grandi investitori locali e con quello che ha trovato, l’americano Di Piazza, non mi pare sia finita benissimo”. 

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