AMARCORD (Parte 3): quando la matricola 11700 è stata messa a dura prova, quei famigerati “Treni del gol”

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I treni del gol, caso Catania

L’estate 2020 senza dubbio passerà agli archivi come una tra le più movimentate della storia del Catania. Adesso torna d’attualità l’incertezza sul futuro della matricola 11700. A partire dallo scandalo Scaramella che nel lontano 1955 determinò la retrocessione in Serie B per illecito sportivo fino ai famigerati “Treni del gol”.

Martedì 23 giugno 2015 Catania, patria di Sant’Agata, del vulcano Etna e del barocco siciliano, si risvegliò suo malgrado come la città del calcio scommesse. All’alba di quell’infausta mattina scattarono gli arresti nei confronti dell’allora Presidente Antonino Pulvirenti, l’Amministratore Delegato Pablo Cosentino, l’ex Direttore Sportivo Daniele Delli Carri ed altre quattro persone con l’accusa di frode in competizione sportiva e truffa. Nel mirino degli inquirenti finirono cinque partite del campionato di Serie B 2014-15: Varese-Catania, Catania-Trapani, Latina-Catania, Catania-Ternana e Catania-Livorno.

Le indagini, coordinate dalla locale Procura Distrettuale della Repubblica, scattarono dopo la partita Virtus Entella-Catania del 21 marzo. Ad inchiodare i vertici del club etneo furono le intercettazioni telefoniche condotte dalla DIGOS, da cui emerse l’intento di alterare in maniera illecita il risultato delle succitate partite ai fini di salvare la squadra dalla retrocessione. Il 29 agosto 2015, con sentenza definitiva di secondo grado della Corte d’Appello Federale della FIGC, il Catania venne giudicato colpevole di illecito sportivo, retrocesso all’ultimo posto in classifica del campionato di Serie B 2014-15 e penalizzato di 9 punti nel successivo torneo di Lega Pro 2015-16.

===>>> AMARCORD (Parte 1): quando la matricola è stata messa a dura prova, dall’arbitro Scaramella al primo “Caso Catania“

===>>> AMARCORD (Parte 2): quando la matricola 11700 è stata messa a dura prova, ricordando il “Caso Martinelli”

 

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