L’estate 2020 senza dubbio passerà agli archivi come una tra le più movimentate della storia del Catania. Adesso torna d’attualità l’incertezza sul futuro della matricola 11700. A partire dallo scandalo Scaramella che nel lontano 1955 determinò la retrocessione in Serie B per illecito sportivo fino ai famigerati “Treni del gol”.
Il secondo “Caso Catania” risale al 2003, esattamente dieci anni dopo la battaglia giudiziaria tra Massimino e la FIGC che si risolse con la revoca della radiazione e il reintegro della matricola 11700 nei ranghi federali. Quest’altro avvenimento passò alle cronache anche con l’espressione di “Caso Martinelli”, dal nome del giocatore all’epoca tesserato con il Siena (il difensore Luigi Martinelli), la cui posizione in occasione della partita disputata a Catania il 12 aprile 2003 fu oggetto di un esposto in Lega da parte del club etneo. Secondo l’accusa, Martinelli non poteva essere in campo contro i rossazzurri in quanto avendo giocato il sabato precedente con la formazione Primavera non aveva scontato il turno di squalifica stabilito dal Giudice Sportivo in occasione della 29ª giornata di campionato, in violazione dell’allora art. 17 c. 13 del Codice di Giustizia Sportiva FIGC.
In primo grado il ricorso fu respinto dalla Commissione Disciplinare ma venne accolto in appello dalla CAF, che assegnò la vittoria per 2-0 a tavolino al Catania. Il successivo intervento della Corte Federale su richiesta di otto società del torneo cadetto (Ascoli, Bari, Genoa, Messina, Napoli, Siena, Venezia, Verona) ripristinò l’1-1 maturato sul campo e spalancò la strada al ricorso presentato dal club etneo presso le sedi di giustizia amministrativa. A porre fine al contenzioso durato circa tre mesi tra Gaucci e la Federcalcio di Antonio Carraro fu il TAR etneo, che il 13 agosto accolse il nuovo ricorso presentato dai legali del Catania riammettendo i rossazzurri in Serie B. Il 20 agosto il Consiglio Federale modificò il format del campionato, ampliando il numero di squadre partecipanti (24) con integrazione in organico di Catania, Genoa, Salernitana e Fiorentina, quest’ultima ammessa per meriti sportivi al posto del Cosenza fallito.
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