Tra le positive sorprese di questa travagliata stagione, troviamo sicuramente Andrea Zanchi. Il ventinovenne ex Perugia era arrivato in estate con un po’ di scetticismo, causato anche dalla retrocessione dell’anno precedente con il Rieti, salvo far ricredere l’intero ambiente rossazzurro a suon di buone prestazioni, sacrificio ed attaccamento alla maglia. Il terzino mancino si è sempre messo a disposizione di tecnico e società, dimostrandosi un professionista serio ed esemplare, in grado di abbinare qualità, quantità e duttilità; in più di una circostanza, vista l’emergenza del reparto arretrato nella prima parte di campionato, mister Raffaele lo ha adattato (con ottimi risultati) nel ruolo di centrale, schierandolo come terzo a sinistra nella difesa a 3.
L’enorme importanza rivestita dal numero 29 nell’economia generale della squadra è stata testimoniata anche dalla necessità di schierarlo in condizioni fisiche precarie, come contro la Ternana. Proprio in Umbria il classe ‘91 ha rimediato un infortunio muscolare che l’ha tenuto fuori per le successive 10 gare. Zanchi ha rivisto il campo al cospetto del Potenza, anche se solo per 10 minuti, venendo impiegato da esterno alto per la prima volta in questa stagione. Sugli sviluppi di un calcio piazzato, il calciatore laziale è riuscito a siglare il primo gol con la maglia dell’Elefante, dimostrandosi adattabile anche in quella posizione. Un calciatore tuttofare che tornerà utilissimo alla causa.
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