Questo pomeriggio, fischio d’inizio di Catania-Viterbese. Per l’occasione, la redazione di TuttoCalcioCatania.com ha avuto il piacere di sentire telefonicamente il doppio ex Pino Rigoli. Particolare attenzione rivolta alle vicende di casa rossazzurra, con uno sguardo rivolto anche alla lotta playoff.
Come valutare la precedente gestione tecnica e l’impatto di Baldini sulla panchina del Catania?
“Con Raffaele la squadra era partita bene malgrado le tante problematiche dal punto di vista dell’organico. Ha dovuto adattare qualche giocatore fuori ruolo, a seguito di infortuni ha dovuto fare di necessità virtù. Parlando da esterno, penso che nel momento in cui si poteva alzare l’asticella con gli acquisti di gennaio, il Catania abbia fatto addirittura qualcosa in meno. Nelle gare disputate con Teramo e Turris ho visto calciatori che sembravano smarriti e fuori condizione. Poi ho assistito a Catania-Avellino ed i rossazzurri parevano completamente un’altra squadra. Baldini ha portato entusiasmo, mettendo in campo qualche elemento che fino a quel momento aveva giocato poco e niente, inserendo più qualità a centrocampo con Izco e Maldonado, sfruttando al meglio le caratteristiche dei calciatori a disposizione. Bisogna ammettere che Baldini ha avuto anche il coraggio di schierare la squadra a quattro dietro, visto che il Catania aveva giocato sempre a tre”.
Come giudichi sin qui il campionato della Viterbese?
“I prossimi avversari del Catania hanno incontrato delle problematiche all’inizio, poi con l’arrivo di una nuova guida tecnica la Viterbese ha sistemato un pò di cose. Magari ci si poteva aspettare qualcosa in più dalla squadra, ma non bisogna dimenticare che hanno inserito anche dei giovani a cui serve il tempo di maturazione necessario in un campionato non facile, specie il girone C di Serie C. La società sta portando avanti un certo tipo di progetto e gliene va dato atto”.
Torniamo al Catania, quanto reputi competitiva l’attuale rosa?
“Il Catania ha giocatori di valore, è arrivato un allenatore che ha portato entusiasmo, la società sembra in linea con quelle che sono le spettanze dei calciatori. Il Catania non ha giocatori di secondo piano e nulla da invidiare ad una squadra come l’Avellino, lo ha dimostrato. Vedo certezze nell’organico del Catania. Russotto è nettamente maturato ed elementi con le sue qualità ce ne sono pochi in giro. Anche Sarao e Di Piazza sono giocatori di assoluto valore. Magari in qualche elemento il Catania è un pò avanti con gli anni ma possono garantire quella esperienza che in gare come i playoff può essere determinante. Mi riferisco ai vari Claiton, Giosa, Reginaldo. Tutti calciatori in grado di dare quell’apporto ulteriore in gare che diventano delle finali”.
Quanto conta ottenere il miglior piazzamento possibile?
“Credo sia fondamentale, anche se poi i playoff sono partite da giocare senza il pensiero di affrontarle in casa o fuori. Sono tutte delle finali. L’unico vantaggio può essere quello di riposare un pò di più, magari trovando qualche avversaria un pò più logora. A prescindere dal piazzamento in classifica, questo Catania se la può giocare con tutte, anche con formazioni degli altri gironi che ho avuto modo di seguire. A parte la Ternana, che ha fatto cose stratosferiche disputando un campionato a sè”.
Mister Francesco Baldini dice che non va guardata la classifica, condividi il suo pensiero?
“Assolutamente sì. E’ normale che i calciatori, come tutti, la guardiamo. Magari lo dice per cercare di allentare la pressione. Concettualmente è un pensiero che condivido perchè, in questa fase della stagione, più punti si portano a casa e meglio è. Fa bene il Catania a ragionare di partita in partita”.
Dice di vedere un Russotto più maturo, in cosa?
“Negli atteggiamenti, nei movimenti in campo. Io l’ho incontrato a Cava quando sedevo sulla panchina del Rende. Già in quella occasione mi accorsi di un Russotto più maturo e consapevole delle sue qualità. Lo sta dimostrando anche adesso che ha fatto ritorno a Catania”.
Un Piccolo al 100% della condizione sarà un valore aggiunto?
“Sono assolutamente d’accordo. Lo si è visto anche in alcune partite giocate in cui faceva la differenza. Ritengo che se raggiungesse almeno il 90% delle sue potenzialità sarebbe decisamente un valore aggiunto per una squadra che, ribadisco, ritengo di valore per la categoria”.
A difesa dei pali si sono alternati finora Martinez e Confente. Giusto fissare delle gerarchie in porta?
“Il portiere è un ruolo in cui andrebbero fissate delle gerarchie ben definite, ma ritengo che bisogna sempre avere 2-3 portieri di livello. Ed il Catania li ha. Poi è sempre il campo che deve stabilire chi merita di giocare. Se un portiere fa delle cappellate in alcune partite, giusto cambiare in porta. Adesso gioca Martinez che ha qualità importanti. E’ maturato. Lo conosco bene perchè, quando allenai il Catania, era il vice di Pisseri. Trovando continuità di condizione si è dimostrato fondamentale per la squadra in determinate occasioni. Sta esprimendo il suo valore, ma devo dire che il Catania ha in organico dei portieri molto validi”.
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