Tra i calciatori che nelle ultime settimane hanno offerto un grosso contributo alla causa rossazzurra troviamo anche Jacopo Dall’Oglio. L’ex centrocampista del Brescia, arrivato in Sicilia due stagioni fa dopo aver conquistato (proprio con le rondinelle) la promozione in massima serie, sta riuscendo, a suon di buone prestazioni, a far ricredere i propri detrattori.
L’avventura etnea non era partita nel migliore dei modi, con il campionato 19/20 trascorso più in infermeria che sul rettangolo verde. Il bilancio della sua prima annata nel club di Via Magenta è stato infatti deficitario, con poche presenze (appena 21) ed un rendimento deludente (1 gol, 2 assist e troppi cartellini). Anche la seconda stagione con l’Elefante non è iniziata al meglio (ad inizio estate anche la sua permanenza è stata messa in forte dubbio), con tante partite saltate per problemi fisici e la sensazione generale di non riuscire ad esprimere tutto il proprio potenziale. Tuttavia tra Gennaio e Febbraio 2021, il centrocampista siciliano è riuscito a far intravedere alcune delle sue qualità più importanti, come la grinta e gli inserimenti senza palla che si sono rivelati decisivi ai fini di alcune vittorie rossazzurre.
Nel processo di crescita e maturazione operato dal Catania e dallo stesso Dall’Oglio, si è assistito anche ad un rallentamento, a seguito dell’errore dagli undici metri nel pareggio casalingo col Bari che, ancora oggi, non è facile da digerire. Da quel momento la mezzala milazzese e la compagine etnea hanno subito una fase di involuzione che ha portato all’esonero di mister Giuseppe Raffaele. Con il cambio alla guida tecnica ciascun calciatore è stato quindi posto dinanzi alle proprie responsabilità ed il 23 rossazzurro, da uomo vero e carismatico, ha risposto alla grande, dimostrando sul campo di poter finalmente fare la differenza ed essere l’arma in più della mediana catanese.
Se già contro contro l’Avellino abbiamo osservato un Dall’Oglio più maturo e propositivo, con Cavese e Viterbese l’ex Reggina è stato uno dei migliori in campo, siglando due splendidi gol e producendo un’enorme mole di gioco, frutto di tanta corsa e molta sostanza. L’augurio è che lo stato di forma del numero 23 possa perpetuarsi nel tempo, continuando ad identificarlo come un elemento cardine del 4-3-3 “baldiniano” e rivalutandone l’importanza anche agli occhi dei tifosi.
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