CATANIA: hai perso una battaglia, non la guerra. Distrazioni fatali. Catanzaro incidente di percorso

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Prima sconfitta della gestione Baldini per il Catania dopo quattro vittorie consecutive. Purtroppo per i rossazzurri il ko si è consumato in un importante scontro diretto. Vincendo, infatti, il Catania avrebbe potuto ambire persino alla terza posizione. A due giornate dalla fine del campionato, invece, l’Elefante è costretto a leccarsi le ferite ed accontentarsi del quinto o sesto posto. L’obiettivo, adesso, diventa quello di respingere gli assalti della Juve Stabia, attualmente con lo stesso punteggio dei rossazzurri in classifica ma con una partita da recuperare mercoledì: avversario proprio il Catanzaro.

A proposito della gara persa al “Ceravolo”, i padroni di casa hanno dato prova di forza nel contesto di un gruppo che, malgrado facesse i conti con l’emergenza Covid, ha confermato di tirare fuori il meglio di sè soprattutto nelle difficoltà. Ma non si dica che il Catanzaro non abbia schierato in campo una formazione competitiva. Per valori in campo, entrambe le squadre si sono sostanzialmente equivalse. Il Catania ha provato a fare la partita e per vari tratti dell’incontro è riuscito nell’intento, sfornando anche una certa mole di gioco soprattutto nel primo tempo. Negli ultimi metri, però, i rossazzurri hanno faticato a superare il fortino giallorosso. Basti pensare che il portiere Di Gennaro non ha effettuato alcuna parata nell’arco dei 90′.

Numerosi i palloni giocati da Pinto, Maldonado a corrente alternata, Reginaldo non è dispiaciuto e Russotto ha provato ad illuminare il Catania là davanti. Spento, invece, Di Piazza che ha poi dovuto abbandonare il campo per un problema fisico. In difesa è stata proposta la coppia Tonucci-Silvestri, allo scopo di contrastare con più efficacia la rapidità del reparto offensivo calabrese. Il loro apporto, tuttavia, non è bastato per blindare la porta di Martinez. Il Catania aveva dato l’impressione di controllare senza troppi affanni la gara, ma proprio quando ci si aspettava di piazzare la giocata vincente, le aquile hanno colpito con cinismo e freddezza. Cambiando l’inerzia dell’incontro, nel finale la squadra di Baldini non è rientrata in partita subendo anche il 2-0.

Peccato che il Catania abbia perso brillantezza nella ripresa, in particolar modo a centrocampo dove Izco non aveva i 90′, Rosaia e Dall’Oglio sono andati in debito d’ossigeno e l’assenza di Welbeck si è fatta sentire. Probabilmente se la splendida punizione eseguita da Maldonado fosse entrata in rete, la storia del match sarebbe potuta cambiare. Ma con i se e con i ma non si va da nessuna parte. Il Catania è tornato in Sicilia a mani vuote perchè il Catanzaro ha saputo sfruttare meglio le occasioni prodotte, interpretando in modo ancora più impeccabile la partita, con maggiore organizzazione e lucidità. Comunque non è il caso di fare drammi. I ragazzi di Baldini non sono stati rinunciatari e non hanno smarrito le certezze acquisite, in quello che rappresenta un incidente di percorso. E’ doveroso, però, ripartire correggendo gli errori commessi in fase d’impostazione e di copertura, oltre che ritrovando la giusta verve in zona gol. Tutti aspetti fondamentali per farsi trovare pronti e carichi in occasione della guerra sportiva chiamata playoff.

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