TURRIS – CATANIA, IL GIORNO DOPO: tracollo rossazzurro, Raffaele paga per tutti

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Erano attese risposte da parte di tecnico e giocatori, queste sono arrivate ma in senso negativo. Il gol di Longo ha condannato il Catania alla sconfitta, l’ottava nel corso dell’attuale torneo. Nel girone di ritorno, la formazione rossazzurra è caduta in un vortice negativo di prestazioni e risultati che hanno ridimensionato i traguardi di classifica, la fame agonistica è venuta meno e la solidità difensiva ormai è un lontano ricordo.

La squadra è smarrita e confusa, sul campo si esprime in maniera lenta ed impacciata e non è più in grado di sopperire attraverso intensità e fulgore atletico alle lacune tecniche strutturaliA pagare per tutti è l’allenatore in un copione tristemente consolidato nelle dinamiche di gestione sportiva. Raffaele chiude anzitempo la sua esperienza alle pendici dell’Etna ma non è l’unico responsabile del tracollo. Il mercato di riparazione ha sfibrato l’anima coraggiosa e operaia di una squadra fiaccata dai troppi infortunidalla scarsa convinzione e dalla confusione tattica.

A poco servono i buoni propositi se questi non vengono corredati da prestazioni all’altezza del contesto Catania. Si sapeva già in partenza che questo sarebbe stato un anno di transizione, di complessa ricostruzione societaria e sportiva in ottica cessione al gruppo Tacopina, ma le prestazioni ultime di questa squadra non possono restare inosservate. Ieri a metterci la faccia dopo la partita è stato Vincenzo Guerini, il quale ha annunciato un confronto interno al fine di trovare una soluzione che possa sortire qualche effetto. Se non si possono mandar via venticinque giocatori a saltare è la posizione del responsabile tecnico.

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