A cura di Gianluca Virgillito, Direttore Responsabile della testata Antenna Uno Notizie su Bella Radio Tv e Radio Antenna Uno
Ritorno alla vittoria dopo cinque partite per i rossazzurri, dalla debacle del “Liberati” di Terni del 17 febbraio scorso a ieri sera, si è interrotto il digiuno etneo. Tre punti e tre reti al Bisceglie per recuperare l’entusiasmo perduto, soprattutto dopo la deludente sconfitta in infrasettimanale col Palermo nella “gara dell’anno” e cercare di sopperire alle oggettive difficoltà del momento. Il Catania “smonta” gli avversari nella ripresa, con Silvestri (poi infortunatosi), Russotto finalmente a segno e Di Piazza. Dal fisiologico bisogno di segnare per tornare a credere nelle proprie convinzioni e per regalarsi un briciolo di serenità. Non è però tutto oro quello che luccica e il rovescio della medaglia è un primo tempo di attesa e di farraginoso cercare un palleggio improbabile a dispetto di un Bisceglie con evidenti limiti tecnici.
Gli infortuni continuano a pesare tanto nell’economia di gestione del gruppo, il forfait di capitan Silvestri a cui si augura un pronto ritorno sui campi di gioco della Serie C è l’ennesimo strappo su una squadra ridotta a dover fare la conta tra disponibili ed indisponibili. La squadra rossazzurra deve gettare il cuore oltre l’ostacolo. Se il tour de force di febbraio e inizio marzo ha manifestato delle serie criticità strutturali tecniche del gruppo, Teramo, Turris, Avellino e Cavese a marzo saranno una grande occasione per rimettersi in sella e recuperare terreno oltre che fiducia in chiave playoff.
Il cammino è irto di insidie sparse qua e là tra campo ed extracampo. I fattori destabilizzanti non mancano e il ping pong snervante tra questi due fattori ha stancato dirigenza, squadra, staff, tifoseria e l’intero ambiente pallonaro catanese. La necessità di andare a chiudere il capitolo closing si fa sempre più impellente e mentre Tacopina freme, SIGI arranca tra impegni organizzativi, economici, sportivi e anche affari di tribunale come la recente querelle con l’ex ad Pietro Lo Monaco col primo capitolo andato in scena e con il round momentaneamente aggiudicato proprio dal dirigente campano.
Il Catania si avvia ad un finale di stagione di clamorosa intensità dove in gioco ci sarà molto più che il semplice calcio giocato che pure avrà un ruolo determinante per l’intero contesto rossazzurro.
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