NUOVO KO: una rete di Longo trascina la Turris e condanna il Catania

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Il Catania esce sconfitto dall’Amerigo Liguori di Torre del Greco e vede allontanarsi pure il quinto posto. Anche la Turris (peggiore squadra del 2021) riesce ad avere la meglio sugli uomini di mister Raffaele che, dopo tre sconfitte in quattro gare, potrebbe essere giunto al capolinea della sua avventura etnea.

Il primo tempo si apre con i rossazzurri pericolosi già al 6’ con un cross di Pinto spazzato da D’Ignazio prima che Sarao possa avventarsi sulla sfera. I padroni di casa rispondono (8’) con Longo che, ben imbeccato da Giannone, calcia troppo a lato da buona posizione. Al 10’ ci prova anche Tascone, da fuori area cerca il bersaglio grosso senza centrarlo. 4 minuti più tardi è invece splendida la parata di Abagnale che toglie la sfera dal sette sul tiro da fuori di Russotto. Un po’ inaspettatamente al 18’ la Turris trova il vantaggio. Il calcio d’angolo di Giannone viene finalizzato da Longo che, di piatto, anticipa Confente (proteste degli etnei per una presunta carica dello stesso numero 9 sul portiere veneto).

Il Catania prova a rendersi pericoloso con Russotto (25’), il quale colpisce di testa il cross di Calapai ma trova la fortunosa respinta di Ferretti che vanifica la conclusione del fantasista rossazzurro. Al 26’ altra splendida giocata di Giannone che, vedendo l’inserimento di Romano, serve allo stesso attaccante uno splendido assist. Il numero 6 dei corallini però, a tu per tu con l’estremo difensore, non mantiene la necessaria freddezza e calcia altissimo sopra la traversa. 5 minuti più tardi Giosa prova la conclusione da fuori senza però riuscire a rendersi pericoloso. Al 36’ sono vibranti le proteste etnee per l’atteramento in piena area di Sarao non sanzionato dall’arbitro. 120” dopo, Piccolo mira l’incrocio dei pali su punizione ma la palla esce fuori di poco. Alla fine del primo tempo (44’) Giannone sfiora l’eurogol con un tiro a giro dal limite.

La ripresa si apre subito con l’ingresso di Manneh per Sales ed il passaggio dal 3-4-3 al 4-2-3-1. Al 53’ il Catania ottiene un calcio di rigore. Piccolo serve splendidamente Calapai che viene nettamente atterrato da Romano. Sul dischetto si presenta lo stesso numero 14, ma viene ipnotizzato da Abagnale e fallisce clamorosamente la chance del pareggio. L’errore dagli 11 metri rinvigorisce i corallini che provano qualche minuto dopo (55’) a chiudere il match in contropiede ma Tascone tira troppo centralmente e non impensierisce Confente. Nei successivi 60” Raffaele richiama in panchina Sarao per far spazio a Di Piazza, ma è ancora la Turris a rendersi pericolosa. Prima con Franco (60’) che calcia fuori dal limite e poi con Giannone, ma anche in questo caso la sfera termina di poco a lato.

Raffaele mischia le carte inserendo Maldonado ed Izco per Pinto e Dall’Oglio con Manneh relegato al ruolo di terzino sinistro. Al 71’ altro pericolo per la porta di Confente con Claiton che devia provvidenzialmente il tiro di Franco in calcio d’angolo. Nel finale il Catania cerca più con la forza della disperazione che con la qualità delle giocate di rendersi pericoloso. Al minuto 75 Di Piazza cestina una grossa opportunità spedendo alto sulla traversa un ottimo pallone da posizione favorevole. 2 minuti più tardi Raffaelle cambia ancora il modulo passando ad un 4-2-4 con l’innesto di Reginaldo per Welbeck. Al 90’ sempre Di Piazza non riesce a sfruttare un contropiede calciando debolmente. In pieno recupero (92’) Claiton fallisce una grande opportunità spedendo la palla in tribuna, poi (94’) Maldonado calcia sul fondo l’ultimo pallone del match.

Il Catania dunque si dimostra la vittima perfetta per ringalluzzire le compagini in crisi, riuscendo prima con il Teramo e adesso con la Turris a perdere l’intera posta in palio. Inizia a diventare davvero pesante la situazione. Urge una scossa immediata da parte della dirigenza che, sebbene abbia dato sin qui fiducia a Raffaele, deve ragionare sul da farsi per evitare di sgretolare quanto di buono fatto vedere in precedenza.

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