Entusiasmo in casa Palermo per la vittoria nel derby. L’allenatore Giacomo Filippi commenta lo 0-1 finale al “Massimino”:
“Ci credevo perchè la squadra in questi giorni di ritiro è stata molto unita e compatta, lavorando su cose semplici ma essenziali. Abbiamo giocato costantemente l’uno contro uno, raddoppiando il compagno in difficoltà. I ragazzi sono stati monumentali per l’interpretazione che hanno dato alla partita. L’ho detto e lo ripeto, questa è una squadra che sa tenere bene il campo. Bisognava annullare quei momenti di blackout. A Catania abbiamo costantemente aggredito i loro attaccanti, soprattutto nel primo tempo anche in inferiorità numerica Accardi e Valente andavano a prendere il quinto e addirittura i centrali. Ottima la prestazione di Silipo e Valente nella zona di pressione e di non possesso, dove il Catania è meno forte”.
“Perchè la decisione di utilizzare il 3-4-3 e non il 4-3-3? Idea emersa perchè fino a ieri Crivello non si era allenato, lamentava un fastidio all’adduttore. Essendo orfani dei quattro terzini, qualcosa dovevamo inventare. Abbiamo provato questa soluzione che ha dato buoni risultati. Anche gli interni di centrocampo hanno lavorato molto bene. Santana? E’ capitano dentro e fuori, prima di scendere in campo ha fatto un discorso da pelle d’oca alla squadra, sul rettangolo verde ha espresso classe e genialità, il gol realizzato è qualcosa di unico. Anche quando siamo rimasti in dieci sapevamo che non dovesse cambiare nulla, continuando ad alzarci uomo su uomo. Gli esterni bassi non hanno mai concesso nulla agli avversari martellando puntualmente in avanti, a parte gli ultimi minuti ma era normale, comunque i loro cross sono stati preda dei nostri difensori. Lo spogliatoio? Forse mancava un pò di coesione visti anche i risultati altalenanti, ma è stato sempre unito. Questo è un gruppo nuovo, c’era qualche sincronismo da registrare ma i ragazzi non hanno mai palesato malumori”.
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