Si avvicina la disputa di Cavese-Catania, valida per la 33/a giornata del girone C di Serie C. Per l’occasione abbiamo contatto il collega di Cava de’ Tirreni Nando Armenante, che segue le vicende degli aquilotti per la testata giornalistica salernitana Zerottonove.it, ricavando alcune informazioni utili sul prossimo avversario dei rossazzurri:
La Cavese arriva all’appuntamento con una serie di sconfitte consecutive. Quanto sarà determinante per gli aquilotti il confronto col Catania?
“Arriva a questa gara con voglia di riscattare un periodo davvero negativo sotto tutti i punti di vista. Momento simile in termini di risultati alla gara d’andata. Anche allora la Cavese aveva bisogno di punti, ma la situazione era un pò delicata dal punto di vista tecnico. Ora non è una questione prettamente tecnica ma di vicende particolari che sono accadute. Penso alle due sconfitte con Juve Stabia e Viterbese, poi ai 25 casi di Covid, al ko col Monopoli quando stavano saltando fuori i primi casi, alla sfida col Foggia che la Cavese voleva rinviare ma è dovuta scendere in campo a seguito del no della Lega, perdendo però con grande onore pur avendo una rosa ridotta all’osso. Aggiungo le sconfitte di misura con Casertana e Catanzaro. Ora la Cavese ha un disperato bisogno di punti. Sono due le gare da recuperare, con Potenza e Ternana, ma il distacco dalla quartultima e dalla quintultima farebbe retrocedere la squadra di Campilongo in Serie D se il campionato finisse oggi”.
Russotto è il grande ex dell’incontro. Quali ricordi ha lasciato alla Cavese?
“Russotto non si è lasciato “bene” con la Cava sportiva. Nel senso che i tifosi sono rimasti delusi dalla sua volontà di andare via perché – visto anche il rinnovo di due anni nell’estate scorsa – si puntava forte su di lui. Però ha deciso di tornare a “casa” e la società lo ha accontentato. Forse per lui è un bene che domani si giochi a porte chiuse, sicuro non sarebbe mancato qualche fischio da parte dei tifosi al ritorno in campo a Cava. Per quanto riguarda i ricordi, lui ha dimostrato quanto fatto vedere nella sua carriera: momenti di alti (rari) e (forti) bassi. Ci si attendeva qualcosa di più”.
Situazione difficile in classifica per la squadra di Campilongo. Come vedi la corsa salvezza?
“Diventa sempre più complicata per la Cavese. Serve una scossa nell’immediato perchè il tempo stringe , le partite diminuiscono e la Cavese gioca nello spazio di pochi giorni tra recuperi ed infrasettimanali. Ci sono energie da recuperare, ma Campilongo potrebbe avere la squadra al completo già dalla prossima gara contro il Potenza. Comunque la Cavese è sempre in partita fino a quando la matematica non la condanna. L’obiettivo è quello di andare a giocarsi lo spareggio playoff. Saranno fondamentali le prossime due gare per capire se la squadra è davvero ancora in vita”.
Passiamo al Catania, mister Baldini ha dato la giusta scossa secondo te?
“Ho visto il Catania giocare contro l’Avellino e mi ha fatto una buona impressione. Non era facile vincere contro la squadra di Braglia ma evidentemente le motivazioni degli etnei erano molto alte alla vigilia del match, anche in virtù dell’arrivo di mister Baldini. Sicuramente lui avrà toccato le corde giuste prima della partita ed ora è chiamato a dare continuità per dimostrare che la partita di domenica non è soltanto un episodio”.
Quali insidie nasconde la gara di sabato per il Catania e quante possibilità ha la Cavese di mettere in difficoltà il Catania?
“Le insidie sono tante. La Cavese ha probabilmente toccato il fondo contro il Catanzaro ed è consapevole che non può andare peggio di così. Ora avrà l’obbligo di rialzarsi per evitare il definitivo baratro. Per questo il Catania deve stare molto attento all’orgoglio dei ragazzi di Campilongo”.
Quale probabile formazione opporrà Campilongo al Catania?
“Potrebbe schierarsi con un 4-3-1-2. Kucich in porta; Nunziante (favorito su Senese), Matino, De Franco e Ricchi in difesa; Scoppa, Matera e Cuccurullo a centrocampo; Calderini alle spalle di Bubas e Gerardi. Si rivede Lulli tra i convocati“.
Infine il collega rivolge un pensiero per Stefania Sberna: “Mi unisco al dolore della comunità etnea per la perdita di Stefania Sberna, voce storica del Calcio Catania. Sarà sicuramente un’altra cosa il “Massimino” senza la sua voce”.
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