ESCLUSIVA – Lugnan: “Catania, col Palermo sarà una partita infernale. Per vincere dovrai andare a 2mila all’ora”

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Luca Lugnan

Tra i principali doppi ex di Catania e Palermo figura certamente Luca Lugnan che, con i suoi gol, ha contribuito ad alimentare sogni e speranze delle opposte tifoserie. Mercoledì sera si giocherà l’atteso derby di Sicilia e Lugnan è intervenuto ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com per commentare i temi principali che lo riguardano.

Torna il derby Catania-Palermo al ‘Massimino’, che partita sarà?
“Come tutti i derby è sempre una partita imprevedibile, gli episodi determineranno il risultato finale. Sarà una gara combattuta, il Palermo viene da una situazione un pò difficile e quindi cercherà in tutti i modi di fare risultato, dall’altra parte il Catania gioca in casa un derby sentitissimo e, quindi, altrettanto faranno i rossazzurri. Si giocherà senza pubblico e questo lo renderà un pò più scialbo. Con i tifosi e le curve che ti trascinano c’è molta più adrenalina e motivazione, così è veramene un peccato. Non mi aspetto, quindi, una gara ad alti ritmi. Dovrà essere bravo l’allenatore a trasmettere la giusta mentalità alla squadra”.

Forse il Catania è mancato principalmente sul piano dell’atteggiamento nel derby disputato all’andata?
“Un conto è stare in panchina, un conto è giocare la gara in campo. Dovrebbe essere automatico sentire sulla propria pelle l’importanza del derby. Può essere che sia stato caricato troppo in quella occasione, queste sono partite che valgono una stagione soprattutto per i tifosi. L’allenatore deve essere bravo a caricare oppure fare il pompiere. Ai nostri tempi mister Cucchi cercava di fare da pompiere perchè noi eravamo una squadra di matti, serviva qualcuno che ci facesse stare più tranquilli. Lui stemperava molto, noi intendevamo le partite come una guerra, il derby lo sentivamo già un mese prima, gli allenamenti erano fuoco e fiamme, Cucchi trasmetteva tranquillità e serenità al gruppo”.

Quanto sarà determinante la testa mercoledì?
“Molto. Soprattutto giocando senza avere dalla propria parte la spinta dei tifosi. Non è il massimo per i calciatori, penso sia avvilente. Sul piano della dignità e dell’orgoglio personale, giocare davanti a 20mila persone per un calciatore è il top in un’annata sportiva. Io un derby a porte chiuse non lo giocherei mai. Così si perde tutto il sapore, il succo, la bellezza della partita stessa però la situazione è questa e bisogna sapersi adattare nel capire l’importanza della gara, il valore che racchiude per la maglia e la gente, dando tutto sul rettangolo verde”.

Tu sai benissimo cosa vuol dire giocare questo derby, avendolo vissuto in entrambe le sponde della Sicilia…
“So benissimo anche cosa voglia dire indossare la maglia del Palermo in una situazione come quella attuale. Per i rosanero fare risultato al ‘Massimino’ vorrebbe dire spegnere un pò di fuoco che brucia, perchè la situazione è difficile a Palermo. Quindi i giocatori del Catania devono sapere che sarà una partita infernale. Troveranno un Palermo motivatissimo per quelle che sono le problematiche del momento, ma il Catania gioca in casa e dovrà assolutamente fare una grande partita, pronto ad una guerra sportiva sul campo. I rossazzurri devono sfruttare lo stato psicologico svantaggioso del Palermo, squadra che ha qualche fragilità. Gli etnei dovranno approfittare di questa situazione vincendo un derby che direbbe molto”.

Battere il Palermo, tra l’altro, sarebbe fondamentale per la classifica.
“Potrebbe dare al Catania quello slancio che gli manca da un pò di tempo. Occasione da non perdere, credo che i ragazzi saranno carichi. Non mi aspetto un Catania molle. L’allenatore che vive la squadra giornalmente saprà fare il punto della situazione mettendo in campo la formazione migliore e motivando i calciatori quanto basta. Non c’è tanto bisogno vista l’importanza della partita che si presenta da sola, ma va fatto comprendere il significato di questo derby e la determinazione con cui va affrontato. I rossazzurri dovranno fare tutto da soli senza il pubblico che li trascina, a maggior ragione sarà necessario andare a 2mila all’ora”. 

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