Pantaleo De Gennaro ha concesso un’intervista esclusiva ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com. Da calciatore ha disputato due stagioni in casacca rossoazzurra tra il 1976 ed il 1978 mentre, nelle vesti di allenatore, ha guidato – tra le altre – Sicula Leonzio, Bisceglie e Taranto. Lo abbiamo contattato in vista di Bisceglie-Catania:
Bisceglie-Catania, gara che nasconde insidie per i rossazzurri?
“Il Bisceglie non naviga nell’oro. Spesso viene ripescato, vive di minutaggi ma lotta per evitare la retrocessione ed è una squadra insidiosa soprattutto quando gioca nel proprio stadio. Di recente anche a Monopoli ha fatto una buona gara, sfiorando la vittoria che avrebbe anche meritato. E poi sulla panchina nerazzurra siede Papagni, un amico e allenatore esperto. Ha reso il Bisceglie una formazione più tosta e dura da superare. Avversario ostico ma resto fiducioso per il Catania, penso che porterà a casa i tre punti anche se con sofferenza”.
Il Catania, quindi, a suo avviso saprà reagire alla batosta di mercoledì nel derby?
“La squadra potrà subito scendere in campo per dimenticare il derby e curare le ferite. Magari dal Catania ci si poteva aspettare qualcosina in più, ma in questa stagione conta molto lo sviluppo della situazione societaria. Il campionato dei rossazzurri è stato un pò altalenante fino a questo momento, adesso mancano dieci partite alla conclusione ed il Catania deve cercare d’inserirsi nella migliore posizione possibile in chiave playoff, svegliandosi nelle prossime gare”.
Mister Raffaele è finito nel mirino delle critiche, qual è la sua posizione in merito?
“Ho seguito il percorso del tecnico. E’ un emergente che ha tutta la mia stima. Viene dal basso, si è costruito. Se il Catania lo ha preso, vuol dire che ha visto in lui qualcosa d’importante. Certo, Catania è una piazza diversa da Potenza. Le pressioni aumentano per Raffaele, anche se il pubblico sugli spalti in questo momento non c’è. A mio avviso, però, il Catania è in grado di riprendersi. Penso che arriverà una nuova ondata di risultati e Raffaele supererà questo momento”.
Catania-Bari può essere stata la gara spartiacque della stagione?
“Il futuro in questo campionato è ancora tutto da scrivere. Il Catania ha fallito al 90′ il calcio di rigore della possibile vittoria contro il Bari, ma parliamo di episodi. I rigori si possono anche sbagliare, fa parte del gioco. Poi io credo che gli episodi si bilancino, così come fortuna e sfortuna. Il Catania ha steccato nei grandi appuntamenti e non credo sia un caso, magari la squadra fatica nel momento in cui aumenta la responsabilità”.
In estate il Catania ha evitato il fallimento. Adesso come lo vedi il futuro rossazzurro?
“Bisogna dire grazie a coloro che sono intervenuti evitando il fallimento, ma spero che arrivi questo grande personaggio di cui si parla (Tacopina, ndr) che ha raccolto i frutti ovunque sia andato. Auguro dal più profondo del cuore che il Catania possa stabilirsi in categorie più consone. La città è bellissima, lo merita per ambiente, bacino d’utenza e tradizione. Spero che in chiave societaria tutti i tasselli vengano messi al proprio posto. E’ di fondamentale importanza avere una buona solidità finanziaria per sviluppare qualsiasi tipo di progetto dove scendano in campo tutti. Dal magazziniere al Presidente, passando per tifosi, giocatori, tifosi, amministratori e segretari”.
Ti senti ancora con alcuni ex compagni di squadra in rossazzurro?
“Catania è nel cuore, ho mezza famiglia catanese e tanti amici. Mi sento spesso con Cantone, Leonardi, Ventura, Gigi Chiavaro, Fusaro. Ho ottimi contatti con loro. Facebook da questo punto di vista aiuta, li seguo sempre. Leonardi è un ragazzo eccezionale. Ho buonissimi rapporti con tutti, a distanza di anni”.
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