Mister Giuseppe Raffaele aveva sottolineato alla vigilia l’importanza di provare ad incamerare tre punti preziosi in ottica derby. Il tentativo è stato fatto ma, ancora una volta, il Catania non è andato oltre il risultato di parità, stavolta evitando il ko grazie alla rete di Sarao che conferma il suo buon momento personale con il settimo centro stagionale.
Nella settimana in cui i rossazzurri sono risultati essere affetti da pareggite, il post-Terni ha evidenziato comunque tre pareggi differenti per modalità e contenuti. Primo tempo deficitario e reazione importante nella ripresa col Bari, andamento generale poco propositivo a Pagani, approccio migliore in quel di Vibo Valentia ma sveglia suonata, ancora una volta, dopo il gol degli avversari. In questo caso, però, c’era un secondo tempo intero a disposizione per assaltare e scardinare il bunker. Invece, malgrado l’utilizzo di più uomini in fase offensiva passando a due, tre, quattro attaccanti, il Catania – attraverso una prestazione complessivamente non eccelsa con tanto fumo e poco arrosto – ha portato via appena un punto, che non serve a molto nell’economia della classifica.
Il Catanzaro ha allungato e quindi si allontana anche il quarto posto. Sfumata la seconda e terza piazza, l’Elefante fa la corsa sulle aquile giallorosse ma deve anche guardarsi le spalle dagli assalti di Juve Stabia e Teramo. Al di là dei frequenti cambi di modulo nel recente periodo (3-5-2, 3-4-1-2, 3-4-3, 4-2-3-1, 4-3-3, 4-4-2 più varianti), la lotta playoff si fa sempre più agguerrita e le difficoltà sul piano della costruzione del gioco e della manovra vanno limitate e corrette il più possibile. Ritrovando anche la necessaria brillantezza. Tutto questo mentre si avvicina l’atteso confronto con il Palermo. Luca Calapai e compagni sono già proiettati al super derby di Sicilia, da vincere a tutti i costi per rilanciare in maniera immediata e decisa le ambizioni dell’Elefante.
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