Slittata la data di chiusura del closing, originariamente prevista per il 25 febbraio, l’auspicio è che entro questo mese possa definirsi il tanto atteso passaggio di proprietà. L’avvocato italo-americano Joe Tacopina aveva fatto ritorno in Sicilia nei giorni scorsi per seguire da vicino l’evolversi degli eventi legati alla ristrutturazione del debito e, causa impegni di lavoro inderogabili, non ha potuto seguire il derby in tribuna facendo ritorno a New York. Lo ha fatto, comunque, dalla tv rimanendo fortemente deluso dalla prestazione offerta dal Catania. Adesso aspetta che qualcosa si muova prima di tornare nuovamente ai piedi dell’Etna.
Com’è noto, la Sigi ha avanzato la sua proposta di transazione del debito nei confronti del Comune di Mascalucia, ma ci vuole del tempo (probabilmente una decina di giorni) affinchè venga analizzata in tutti i suoi dettagli facendo pervenire una risposta. Nell’attesa si lavora per la riduzione del debito con l’Agenzia delle Entrate e resta aperta la partita con Lo Monaco dopo che il Tribunale ha respinto il ricorso per sequestro conservativo promosso dalla società nei confronti dell’ex Amministratore Delegato Pietro Lo Monaco. Al tempo stesso è stata rigettata la richiesta di risarcimento del danno avanzata da Lo Monaco. Vicenda che comunque non ha alcun nesso con il closing.
Fronte penalizzazione. Il Catania ha sollecitato gli organi federali a rendere nota la decisione. Restano dieci gare da disputare ed ancora il club rossazzurro attende di sapere se gli verranno restituiti i due punti in classifica. Fatto determinante nell’economia di un campionato che, attualmente, vede la squadra al quinto posto reduce dalla batosta nel derby. La vittoria del Palermo ha provocato forte delusione e scoramento nell’ambiente, lo stesso mister Giuseppe Raffaele è finito sotto esame. Urgono risposte confortanti sul rettangolo verde, altrimenti potrebbe non essere utopia un cambio alla guida tecnica.
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