Nel corso della trasmissione ‘Solo Chiacchiere’, a cura di Futura Production, c’è stato spazio per le parole dell’avv. Giovanni Ferraù, ospite in studio, facendo il punto della situazione legata al closing:
“Dobbiamo aspettarci quanto detto e scritto più volte. E’ una questione molto complessa da definire ma tutto conduce a una definizione quanto più vicina possibile. Non siamo in grado di dire se ci vorranno giorni o settimane. Sono molto ottimista, in questi giorni lo stesso Tacopina ha lavorato coi nostri professionisti. Qualche problema sembra quasi risolto, se così sarà siamo veramente agli sgoccioli. Chiarisco che non c’è nessuna Serie D all’orizzonte. Non esiste alcuna volontà di Tacopina di prendere il Catania a costo zero, nè da parte di Sigi di far morire il Catania. Ipotesi assolutamente frutto di un pessimismo cosmico e surreale. A giugno 2020 una buona parte di leoni da tastiera scriveva che il Catania sarebbe fallito, il 23 luglio invece non è stato così e anche adesso non lo sarà. C’è una domanda ed una sorta di offerta che s’incontrano, tra chi vuole acquistare e chi vendere. E’ stato fatto e continuerà a farsi tutto il possibile affinchè arrivi il closing. Se sarà tra 20-25 giorni benissimo, se tra 40-50 bene uguale, purchè si faccia ed il Catania come squadra e società abbia continuità. Comprendo l’ansia dei tifosi. Le cose lunghe sono sempre fastidiose e lo comprendo, l’idea che si prolunghi una trattativa è veramente pesante. Tacopina ha dimostrato tutta la buona volontà di aspettare la definizione. Il contratto prevede delle condizioni da realizzarsi per la stipula dell’accordo definitivo, riteniamo che questi scogli importanti li stiamo per superare. Sono sereno e sicuro che sia l’Agenzia delle Entrate che il Comune di Mascalucia abbiano ben compreso lo sforzo ed il sacrificio enorme fatto per pagare qualcosa che, in mancanza, non sarebbe pagato. Noi abbiamo circa 10 anni di tasse ed imposte non pagate. I creditori sono di fronte ad un bivio, sanno bene che l’alternativa sarebbe quella di un default e, quindi, quasi tutti hanno risposto presente”.
“Quando parliamo di una società con debiti di 64 milioni di euro, era normale che subentrassero difficoltà e momenti di tensione ma ad oggi, dovendo tracciare una linea di ottimismo sulla chiusura, siamo quasi al massimo livello. Allontaniamo, pertanto, le voci catastrofiche. In questi giorni abbiamo relazionato l’acquirente su tutte le situazioni attualmente pendenti e quelle già definite. Le posizioni un pò più lontane sono molto ridotte e non incidono granchè sulla trattativa. Nuovo stadio? Il gruppo di Tacopina è variegato, con imprenditori più o meno tutti di orgine siciliana e questa è una cosa molto apprezzata. Ci sono varie anime, tra cui quella dell’immobiliarista che spingerà per un rilancio di Torre del Grifo. Abbiamo anche parlato della possibilità di sognare un progetto legato alla realizzazione dello stadio. Il rilancio del Calcio Catania passerà sicuramente da un rilancio di Torre del Grifo e da un sogno – che dovrebbe concretizzarsi – di mettersi seriamente al lavoro per la costruzione di uno stadio nuovo”.
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