In attesa di disputare il match di ritorno, ripercorriamo quanto successo all’andata.
18 novembre 2020. Il Catania gioca la terza gara stagionale al “Massimino” dopo Notaresco (Coppa Italia) e Paganese. I rossazzurri, completati i lavori di manutenzione del manto erboso, tornano nel proprio stadio e festeggiano il ritorno alla vittoria contro la Vibonese. Successo meritato al cospetto di un avversario che ha rischiato di crollare sotto i colpi del Catania e, invece, ha avuto il merito di reagire e di mettere i brividi all’Elefante.
Catania schierato con il 3-5-2 che prova da subito a fare la partita e trova il gol al 20′: Reginaldo serve l’accorrente Welbeck, che mantiene la necessaria freddezza battendo Mengoni. Il Catania insiste. Bella giocata di Reginaldo, caparbio in area di rigore ma viene anticipato sul più bello al 26′. Un paio di minuti più tardi, colpo di testa potente ma impreciso di Pecorino. Prima dell’intervallo si fa viva anche la Vibonese con il tiro di Ciotti smanacciato da Martinez in corner. Al minuto 41, invece, assist al bacio di Reginaldo a beneficio di Pecorino, la corsa di quest’ultimo verso l’area, il tiro e l’ottima respinta di Mengoni. Poco dopo, grande opportunità per Reginaldo che addomestica il pallone in area, si gira e conclude fuori. Meno di un minuto più tardi, Pecorino si divora il 2-0, a tu per tu col portiere. Numerose le palle-gol costruite dal Catania nel primo tempo.
La ripresa inizia con la Vibonese che passa al 4-3-3 ed il Catania a specchio. Al 48′ Maldonado prende la mira dalla lunga distanza, tentativo apprezzabile, ma soprattutto Pecorino si rende protagonista in negativo sprecando una nuova ghiotta opportunità in area un paio di minuti dopo. Raffaele urla dalla panchina, lo sprona ad essere più cattivo negli ultimi metri. Sta per arrivare il momento della sostituzione con Emmausso, ma l’ex Primavera del Milan fa in tempo finalmente a depositare la palla in fondo al sacco per il 2-0, riscattando gli errori precedenti. E’ un momento assai favorevole ai padroni di casa. Il neo-entrato va vicino al tris ma Mengoni dice di no.
Venendo a mancare il 3-0, la Vibonese acquista coraggio buttandosi in avanti alla ricerca di un episodio che riapra il match. Il palermitano Plescia prende per mano la squadra e riesce nell’impresa di calciare fuori, a pochi passi dalla linea di porta, subendo comunque il ritorno di Albertini nella circostanza. Al 76′ lo stesso Plescia fallisce nuovamente il gol, bravo e reattivo due volte Martinez. Nei minuti finali però non sbaglia, sfruttando il contropiede fulmineo innescato da Berardi, che mette il turbo e serve al compagno la palla del 2-1. Nel corso dei 4′ di recupero la tensione sale. Mister Raffaele viene espulso per avere fermato il pallone in gioco, qualche istante più tardi anche Redolfi riceve il cartellino rosso, beccandosi i rimproveri del proprio allenatore. Saltano i nervi, il Catania però non perde la testa e porta a casa tre punti preziosi contro una generosa Vibonese.
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