PECORINO-BIONDI-NOCE: da possibili “profeti in Patria” al congedo dal rossazzurro

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È durato lo spazio di un girone di campionato l’idea di un Catania dei catanesi. Date le premesse iniziali della stagione, puntare su giocatori cresciuti nel vivaio era un’ipotesi più che allettante nel quadro di un completo restyling societario e sportivo. Peppe Raffaele, allenatore abituato a lavorare con i giovani e dare risalto a giocatori provenienti dalle categorie inferiori, è riuscito comunque nell’intento di valorizzare un pezzo del patrimonio tecnico del club.

5 reti in 15 presenze per Emanuele Pecorino, 20 presenze e un gol in Coppa Italia per Kevin Biondi e 7 apparizioni per Mario Noce; poi i tre ragazzi catanesi hanno intrapreso scelte professionali diverse. L’attaccante si è trasferito a Torino cedendo alle lusinghe della “Vecchia Signora”, che in ottica futura scommette sulle qualità del ragazzo con la prospettiva di un inserimento in prima squadra. Il duttile centrocampista, in scadenza di contratto a Catania, ha trovato l’intesa con il Pordenone di mister Attilio Tesser salendo quindi di categoria.

Dalle due operazioni ci hanno guadagnato tutti. Da un lato il Catania è riuscito a dare una boccata d’ossigeno alle finanze societarie facendo cassa con le cessioni e dall’altro i due ragazzi sono stati accontentati sia sul piano economico che nelle loro aspirazioni nel volersi misurare con palcoscenici più importanti.

Capitolo a parte per Noce, il quale ha esteso di altro anno la durata del legame contrattuale con il Catania e si è trasferito in prestito al Potenza fino al termine del campionato. L’obiettivo dello strutturato difensore ex Cesena è quello di incrementare il minutaggio stagionale e contribuire attivamente alla salvezza della squadra lucana ora affidata alle cure di Fabio Gallo dopo l’esonero avvenuto in settimana di Eziolino Capuano.

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