DA PAGANI A VIBO: “tour de force” senza sosta per un Catania che stringe i denti

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Il momento non è dei migliori. Il peso dei tanti impegni ravvicinati si sta facendo sentire sulle gambe e nella testa dei giocatori, i quali non sono andati oltre lo 0-0 sul campo di Pagani. Il Catania è parso decisamente stanco e con poche idee, tanto da inquadrare soltanto una volta lo specchio della porta nel corso dei 90′. Alla fine è emersa una gara con tanti sbadigli e poco calcio, un autentico “trionfo della noia” e delle tattiche d’attesa. Un punto conquistato dalla Paganese in chiave salvezza ma un’occasione persa dal Catania in ottica quarto posto, la posizione di classifica più alta realisticamente raggiungibile dagli etnei.

Da Pagani a Vibo. Il “tour de force” prosegue senza sosta per una squadra che sta stringendo palesemente i denti. «La stanchezza si sta facendo sentire», ha tenuto a precisare mister Raffaele nel commentare lo scialbo 0-0 del “Torre”. In un momento di flessione emergono quindi le criticità strutturali di un organico con poche soluzioni, decimato dagli infortuni. Piccolo, Volpe e Zanchi sono fermi ai box, le squalifiche di Sales e Tonucci non fanno altro che accrescere i problemi tanto a livello numerico quanto sul piano della qualità dei singoli.

Domenica si prevedono scelte obbligate in difesa, reparto in cui l’unica certezza è rappresentata dall’onnipresente Silvestri. Si è rivisto Claiton dopo tre mesi, mentre in avanti l’assenza di Piccolo si sta facendo sentire oltre misura. Il fantasista napoletano è l’unico in grado di accendere la luce di una squadra volenterosa, dall’anima operaia seppur carente in termini di soluzioni offensive. Le defezioni pesano e c’è da prestare attenzione alla voce “diffidati” (Silvestri, Pinto, Albertini, oltre all’infortunato Zanchi), quando manca meno di una settimana al derby.

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