L’EDITORIALE DEL LUNEDÌ – Raffaele, timoniere coraggioso di un Catania operaio

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A cura di Gianluca Virgillito, Direttore Responsabile della testata Antenna Uno Notizie su Bella Radio Tv e Radio Antenna Uno

Al Catania piace essere operaio e vincente, un po’ come la storia della città e del suo popolo che insegna a tal proposito, tutti abituati a rimboccarsi le maniche e soffrire per raggiungere le mete desiderate. I rossazzurri superano di misura la Virtus Francavilla con un calcio di rigore trasformato dall’insolito ma infallibile Dall’Oglio, rigenerato dalla cura Raffaele. Sfida difficilissima, resa complicata da uno studio tattico maniacale dei due tecnici e dalla mancanza di qualche interprete di qualità che potesse scardinare gli equilibri.

Un allenatore, quello etneo, sempre più simbolo della riscossa di squadra e città in campionato mentre fuori dal campo si corre spediti sperando nel closing che chiuda definitivamente le discussioni sul futuro societario. Il tour de force del Catania è appena cominciato e la settimana entrante porta con sé due sfide decisive a Ternana e Bari, la prima si giocherà in trasferta e la seconda al “Massimino”. Gare che valgono il tentativo di tenere vivo il campionato ma soprattutto l’ambizione di definirsi in gioco per vincere i playoff aggiudicandosi il merito di essere una squadra che può giocarsi le partite con tutti.

Occorre saper tirare il fiato, adattarsi tatticamente e recuperare giocatori cardine non al meglio della condizione. Si spera in Russotto, si attendono i migliori Pinto e Calapai, tanto per fare i nomi dei ragazzi più attesi, così come Piccolo, divenuto emblema della qualità offensiva del Catania. Campo di sogni e speranza che la guida tecnica con pazienza sta cercando di tradurre in realtà. La città ha compreso e apprezzato l’azione del timoniere.

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