EX ROSSAZZURRI – Mascara: “Rigore Bari andava ripetuto. Catania, manca la punta da doppia cifra”

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Intervenuto nel corso della trasmissione televisiva ‘Corner’, su Telecolor, l’ex attaccante del Catania Giuseppe Mascara – oggi seduto sulla panchina del Troina – prende le difese di Dall’Oglio in occasione del calcio di rigore respinto da Frattali domenica, commentando sin qui la stagione rossazzurra:

“Il rigore è allenamento, sia chi lo calcia che il portiere hanno il 50% di possibilità di riuscita. I rigori non li sbaglia chi non li tira. Due domeniche fa era andata bene a Dall’Oglio, purtroppo contro il Bari è stato bravo il portiere a partire in anticipo e indovinare la traiettoria ma il rigore era stato calciato bene. Frattali si è mosso in avanti anticipando la battuta del penalty con diversi giocatori biancorossi in area? In base al regolamento, il rigore andava ripetuto. Il mio cucchiaio a Julio Cesar? Lo conoscevo bene, analizzando i video. Partiva sempre prima della battuta, sapendo che si tuffasse in anticipo ho alzato il pallone ed è andato in rete, sicuro che non se lo sarebbe aspettato”.

“Il Bari era stato costruito per vincere il campionato, questo qualche timore lo può portare. Ripartire dopo avere preso 5 gol dalla Ternana di cui tre per demerito è sempre un groppone che ti porti sulle spalle, un pò di freno a mano tirato ci poteva stare per cercare di prendere le misure all’avversario nel primo tempo. Quando a Terni incontri la prima della classe, se ti arrocchi in difesa le prendi ugualmente, quindi perchè non andare lì e provarci? Io me la vado a giocare, anche se so che sono più forti di me”.

“Non era facile per il Catania affrontare questa stagione. Sappiamo tutti cos’è successo, brava la proprietà a ricompattare tutto, stare in silenzio e pedalare. C’è voluto un pò più di tempo per amalgare la rosa perchè ogni giorno arrivavano o andavano via giocatori. A gennaio hanno fatto qualche ritocchino importante ma, a mio modesto parere, manca la punta da doppia cifra. Una punta vera che può permettere nei momenti in cui non si trovano sbocchi di rendere più fluida la manovra. Stagione, comunque, più che positiva finora. Giocare a Catania non è facile essendo uan piazza importantissima che non ti aspetta. Qualche punticino in più con il pubblico sugli spalti il Catania lo avrebbe avuto”.

“Mio ritorno in rossazzurro con Tacopina? Per me il Catania è vita, cuore, sanno dove abito e il mio numero, con chi vuole scambiare due parole sono sempre disponibile. ll mio obiettivo è un giorno quello di potermi sedere sulla panchina del Catania e vedere lo stadio strapieno come l’ho lasciato io. Adesso ho preso una situazione un pò complicatata a Troina ma stiamo facendo un buon lavoro, la strada è ancora tanto lunga e tortuosa verso la salvezza”.

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