Abbiamo contattato telefonicamente il collega Davide Abrescia – che ringraziamo per la cortese disponibilità – dell’emittente televisiva pugliese ‘Antenna Sud’ per ricavare qualche informazione in più sul Bari, prossimo avversario del Catania in campionato, e conoscere il suo punto di vista quando si avvicina il fischio d’inizio dell’incontro tra le due squadre:
Esordio vincente di Massimo Carrera a Bari. Quali differenze sostanziali hai riscontrato rispetto alla gestione Auteri?
“Differenze sostanziali non ce ne sono state, bisogna essere onesti. Non si è visto un altro Bari. C’è stato uno scossone emotivo ma dal punto di vista tecnico non è cambiato nulla. Tatticamente invece si è passati dal 4-3-3 al 4-2-3-1 con una posizione nuova per Maita, da interno di centrocampo a trequartista. Il Bari non ha fatto un grande partita ma ha vinto ed era quello che serviva in quel momento”.
Affrontare i rossazzurri dopo un 5-1 può essere un vantaggio per la squadra di Carrera?
“Secondo me non è mai un vantaggio in questi casi perchè c’è desiderio di rivalsa, la voglia di dimostrare che il Catania non è quello di Terni. Io l’ho visto diverse volte giocare il Catania, possiede una rosa con nomi e personalità importanti. Credo che per la formazione di Raffaele la gara col Bari sia un pò l’ultima spiaggia per sperare ancora nel raggiungimento del secondo posto”.
Dal Catanzaro all’Avellino, come vedi la lotta per il secondo posto?
“Dopo il Bari metto nell’ordine Avellino, Catania e Catanzaro. L’Avellino ha trovato la quadra con una guida tecnica di spessore. Anche il Catania ha un allenatore importante che ha già centrato la qualificazione ai play off col Potenza, ma lo vedo un filino sotto. Il Catanzaro vanta ottimi elementi per la categoria come Carlini, Curiale, Evacuo, Fazio e Martinelli che rappresentano una base importantissima. Al di sopra di tutte però c’è il Bari e non lo dico perchè sono barese, ma ritengo che per qualità e profondità della rosa abbia qualcosa in più. Non c’è niente di scontato però, ad oggi il Bari è alle spalle dell’Avellino e deve dimostrare la propria superiorità. In questo senso la trasferta di Catania è un banco di prova importante”.
Quali impressioni hai ricavato sul Catania di Raffaele?
“Ottime. Ho avuto la fortuna di commentare Catania-Foggia e Catania-Monopoli, due vittorie per una squadra che si è rinforzata a gennaio pescando due giocatori di livello dal Monopoli, Giosa e Sales, i quali hanno ritrovato mister Raffaele. L’organico rossazzurro presenta tanti giocatori importanti. Penso a Dall’Oglio, Piccolo, Sarao, Silvestri. Ripeto, a mio avviso il Catania è un filino sotto Bari e Avellino ma fa della grinta, dell’agonismo e del ‘Massimino’ un terreno su cui è difficile passare. Anche per il Bari sarà molto difficile”.
Catania-Bari, quali potrebbero essere le chiavi dell’incontro?
“Non è una frase fatta ma si affrontano due squadre assolutamente di livello, quindi sarà una partita decisa dagli episodi, dall’approccio. Chi comincia meglio, chi dimostra di volerla subito portare a casa. Il Bari è chiamato ad un banco di prova molto importante perchè finora le gare con le grandi non hanno rappresentato chissà quale gioia per i baresi, penso alla sfida con la Ternana, seppur siano arrivate le vittorie con Catanzaro e Avellino. Adesso il Bari deve dimostrare di essere davvero grande”
Quale formazione potrebbe opporre Carrera al Catania?
“Out Antenucci, Di Cesar e lo squalificato Marras, assenza pesante quest’ultima. Carrera dovrebbe schierare nel 4-2-3-1 di partenza Frattali in porta; Ciofani, Minelli, Perrotta e Sarzi Puttini in difesa; De Risio e Bianco a centrocampo; Candellone, Maita e D’Ursi alle spalle di Cianci”.
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