Domenica l’arbitro Di Graci della sezione di Como fischierà il calcio d’inizio di Vibonese-Catania, partita valida per l’27/a giornata del girone C di Serie C. Per saperne di più sulla formazione calabrese, in vista del match abbiamo contattato il collega de ‘Il Quotidiano del Sud’ Roberto Saverino.
Il Catania torna a Vibo Valentia dopo il 5-0 della passata stagione. Che avversario trova quest’anno?
“Trova una Vibonese messa male dal punto di vista della classifica e del morale. Ma trova soprattutto una squadra dal gioco meno spumeggiante, dinamico e propositivo della passata stagione. Allo stesso tempo ci sarà una squadra chiamata a dare la classica risposta che si attende dopo un cambio in panchina. Il gruppo, adesso, è con le spalle al muro”.
Roselli ha preso il posto di Galfano sulla panchina della Vibonese, ti aspettavi il cambio alla guida tecnica?
“Fino ai primi di dicembre nessuno avrebbe mai immaginato un cambio di allenatore. Gli ultimi mesi e i risultati negativi hanno però portato all’esonero di Galfano, che ovviamente non è il solo responsabile di quanto accaduto. La sensazione è che si fosse rotto qualcosa, perché comunque la squadra, nelle ultime gare, quando le cose andavano male, ha dato l’impressione di non giocare per l’allenatore”.
La Vibonese ha avuto una partenza incoraggiante, poi ha perso qualche punto per strada. A cosa è dovuta questa flessione?
“Fino al momento in cui il Covid non ha condizionato il cammino della squadra, tutto è andato bene. Poi la Vibonese ha dovuto giocare tante gare in pochi giorni, con numerose assenze. Anche gli episodi non sono stati dalla parte dei rossoblù. Allo stesso tempo è doveroso evidenziare che sono stati commessi degli errori individuali assurdi in diverse gare. Quindi il gruppo ha mostrato di non avere capacità di reazione e il carattere necessari per reagire alle avversità”.
Cosa cambia tatticamente con mister Roselli rispetto alla precedente gestione?
“Questo è ancora presto da capire. Ma già domenica contro il Catania si potrebbe vedere qualcosa di diverso. La gara di Viterbo dice che la filosofia di Roselli è, per prima cosa, quella di giocare con equilibrio, senza correre rischi, e di colpire quando se ne verifica l’occasione”.
Quale impressione hai ricavato dal Catania di Giuseppe Raffaele?
“Quella di una squadra dall’enorme potenziale, ma non ancora espresso totalmente. Diverse sono le risorse nell’organico grazie alle quali si deve puntare ancora più in alto”.
Girone C: quali squadre ti hanno sorpreso finora, sia in positivo che in negativo?
“In positivo la Turris del girone di andata e la Casertana dell’ultimo periodo. In negativo il Monopoli e il Bari, per via del -16 dalla Ternana”.
Quale potrebbe essere l’undici anti-Catania domenica?
“Molto dipenderà dall’eventuale recupero del terzino sinistro Rasi, in modo da restituire Ciotti al ruolo naturale di esterno destro. Potrebbe giocare Marson in porta. Poi una linea a quattro con Ciotti e Rasi esterni, Redolfi e Bachini centrali. In mediana Laaribi, Ambro e Tumbarello e in attacco Statella e Berardi ai lati di Plescia. Ma non sono escluse sorprese”.
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