ESCLUSIVA – Monaco: “Con Grazia Codiglione rapporto speciale, ci diceva sempre di vincere per Angelo Massimino e la città…”

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Gennaro Monaco

C’è molta tristezza in casa rossazzurra per la tragica scomparsa dell’ex presidente del Catania Grazia Codiglione. La redazione di TuttoCalcioCatania.com ha sentito Gennaro Monaco, uno dei protagonisti della storica promozione dell’Elefante in C1 nel 1999 che ricorda con grande affetto la sua figura:

“Io ho avevo un rapporto speciale con la signora Codiglione, l’ingegnere Russo, nipoti e familiari. Per sette anni ho vissuto ad Aci Trezza, abitavo a dieci metri dalla loro abitazione estiva. 24 ore al giorno si parlava di Calcio Catania. La signora Codiglione era una persona perbene, educata. Con mia moglie ed i miei figli la salutavamo ogni mattina. Lei voleva sempre tutti i nipoti insieme, una famiglia con valori immensi. Valori trasmessi anche alla squadra. Lei e la società ci davano quel supporto umano. Abbiamo vinto grazie a loro, grazie a lei che non ci ha fatto mancare assolutamente nulla. Non stavamo bene, di più. Sono stati momenti bellissimi e difficili perchè il campionato era complicato, con squadre come Cavese, Catanzaro, Messina e Benevento che investirono parecchio sul mercato. La famiglia Massimino e la signora Codiglione ci trattavano come calciatori di Serie A. Ci fecero vivere la catanesità e scelsero i calciatori giusti per la piazza. Persone con uno spiccato senso d’appartenenza. Se avevamo un rapporto splendido con i tifosi, era soprattutto grazie a loro che ci inculcarono la mentalità catanese. Andavamo nelle scuole, negli ospedali, in pescheria. Abbiamo vissuto Catania a 360 gradi e tutti ci sentivamo parte integrante del progetto. Ci buttavamo nel fuoco per il Catania. Dovevamo solo vincere e riuscimmo nell’intento, avendo alle spalle un grande gruppo ma soprattutto una società chiamata famiglia. Eravamo molto uniti anche con mogli e figli. Con il gruppo ed i valori umani si fanno cose bellissime nel calcio. La signora Codiglione ci diceva sempre «mio marito è al mio fianco, vincete per lui e per la città». Io ho avuto la fortuna di proseguire l’avventura alle pendici dell’Etna portando quei valori che mi avevano trasmesso la signora Codiglione e la sua famiglia. Valori che sono stati importanti nella mia vita”.

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