ESCLUSIVA – Del Grosso: “Catania-Bari si giocherà molto tatticamente. Gli etnei cercano riscatto, i baresi conferme. Approccio fondamentale”

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Nei primi anni del 2000 ha indossato la maglia del Catania, in Serie B, ai tempi della famiglia Gaucci. L’ex terzino Alessandro Del Grosso, che ha giocato anche in altre piazze importanti come Napoli, Bari e Salerno, ha concesso un’intervista ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com in vista del big match della 26/a giornata del girone C di Serie C, Catania-Bari:

A Catania arriva un Bari che ha ritrovato la vittoria in campionato, ti aspettavi il cambio in panchina?
“Il Bari non mi aspettavo cambiasse allenatore ma Carrera è un profilo importante e dinamico come allenatore e uomo. Ha avuto esperienze importanti con Conte, anche in campo internazionale. Da giocatore ha vinto, giocato e sofferto, secondo me non poteva scegliere meglio il Bari. La C è una dimensione diversa per lui, ma è un tecnico con voglia, che è stato un grande giocatore e vuole arrivare. Auteri ha avuto difficoltà nella gestione dello spogliatoio. E’ bravo ma allenare il Bari è qualcosa in più. Lui ha tanta esperienza ma non aveva allenato prima in una piazza pesante come Bari. E’ tosta la C perchè parliamo di un campionato molto ma molto difficile e strano con risultati anche sorprendenti. E’ come la B di dieci anni fa, un campionato eccezionale in cui non c’era niente di scontato. Adesso col Covid manca il pubblico ed è ancora più difficile”. 

Il Catania ne ha prese cinque a Terni. Questa Ternana non la ferma più nessuno…
“Squadre come Catania e Bari spesso non hanno potuto schierare la stessa formazione, a causa delle numerose defezioni. Alla Ternana invece questo è successo, a prescindere dal fatto che i rossoverdi abbiano collezionato numeri importantissimi. La Ternana, poi, conosce vita, morte e miracoli degli avversari. Questo vuol dire che Lucarelli ha uno staff molto collaborativo e attento. Lucarelli guida una Ferrari trovando i giocatori al posto giusto e al momento giusto, ma tecnicamente secondo me Palermo e Bari hanno un organico superiore. Tuttavia la Ternana sono due anni che cambia poco, questo vuol dire che sono cresciuti, i calciatori si conoscono a memoria. L’allenatore ha saputo leggere quasi tutti i giocatori perchè non ne ho visto uno solo commettere grossi errori. Sembrano dei soldatini ordinati che cercano di sbagliare il meno possibile. Questa è la Serie C e la Ternana vince con una facilità impressionante, ma ciò non sminuisce il percorso del Bari che, comunque, ha perso poche partite finora. E poi gli umbri sono cinici, contro il Bari ricordo tre tiri e tre gol. Contro lo stesso Catania, 5 tiri e altrettanti gol. E che gol! Vedi il momentaneo 1-0 di mercoledì di Mammarella che conosco bene. Lui ce l’ha quel tiro, ha davvero un piede alla Roberto Carlos (ride, ndr). La Ternana sta lì, ti aspetta, sa quando ti deve colpire e vince”.

Come si riparte dopo un 5-1?
“Potrebbe rimetteci proprio il Bari. I giocatori del Catania conoscono le loro potenzialità e si rendono conto che il Bari ancora zoppica, pensano di avere fatto male a Terni ma sanno anche che il Bari rappresenta un’occasione ghiotta per tirarsi su e uscire da giorni torbidi. Perchè li hai presi dalla Ternana, ma sono pur sempre 5 gol. Il Catania deve dimenticare quella gara guardando al Bari e facendo bene a credere nel secondo posto, classifica alla mano. Per il Catania questa diventa una partita non determinante ma importante, perchè ancora ci sono tante partite da giocare. Adesso però si gioca una gara che potrebbe cambiare tanto nel giro di pochi giorni. Se vinci, ammazzi l’avversario e sali in classifica ma anche mentalmente trai benefici. Molte volte questi incontri finiscono in parità. Ci saranno molti duelli sul rettangolo verde. In questo momento tutti i calciatori del Bari sono sotto pressione ma anche gasati perchè hanno ritrovato la vittoria e non vedono l’ora di giocare questa partita. Ma pure i giocatori del Catania sono smaniosi di riscatto, dimostrando che Terni è stato solo un incidente di percorso. Mentalmente, comunque, adesso il Bari sta meglio secondo me”.

Ti aspetti un incontro equilibrato?
“Secondo me si giocherà molto tatticamente, a scacchi. L’episodio potrebbe risolvere la partita. Da una parte c’è il Catania che viene da una sconfitta pesante e vuole rifarsi, dall’altra un Bari reduce dal cambio di allenatore e da una vittoria fortemente voluta contro il Monopoli. Scendono i campo gli allenatori ed i giocatori d’esperienza in questo caso. E per il Catania il recupero Russotto darà una carica in più. Scatta la forza del gruppo adesso, il compagno che dimostra all’altro di essere disponibile. Guerini e Pellegrino sono uomini che sanno gestire questi momenti. Sono curioso di vedere con quale stato sia il Catania che il Bari affronteranno questa partita. I primi dieci minuti saranno determinanti a mio avviso. L’approccio conterà molto, l’atteggiamento iniziale. Giocare con il coltello tra i denti. Dimostrare che oggi non ce n’è per nessuno. Sulla carta il Bari ha qualcosina in più, poi la carta non sempre è quello che il rettangolo verde ti dà”. 

Il Bari guardava alla vetta, ma adesso rischia di non raggiungerre nemmeno il secondo posto. Te lo aspettavi?
“Il Bari non doveva guardare la Ternana ma a chi lo precedeva in classifica perchè le altre ora fanno la caccia ai biancorossi e guardano al secondo posto attualmente occupato dall’Avellino. Vedono che il Bari zoppica e allora perchè non provarci? Tutto in questo momento passa dagli scontri diretti. In occasione dei play off, poi, non ci saranno favorite. Il Bari stesso ha perso contro la Reggiana nella passata stagione e nessuno se lo aspettava. Bisogna preparasi bene mentalmente e fisicamente agli spareggi. Conta come ti presenti all’appuntamento, al di là del piazzamento finale in classifica”.

Che ne pensi del Catania di Raffaele?
“Penso che è una squadra nuova quasi per intero. Non ha speso chissà cosa ma ha effettuato acquisti mirati. Con questo staff sta facendo bene, a differenza del Bari adesso la gente ha pensato più all’assetto societario, a sperare nell’ingresso di una società forte. Perchè il suo campionato lo ha già vinto, evitando il fallimento. Il Catania è più leggero sul piano mentale. Tacopina ha grandi interessi per questa squadra, secondo me vuole mettere delle fondamenta importanti. I precedenti con Roma, Bologna e Venezia parlano per lui. Vuole risanare economicamente e comporre un assetto societario e tecnico di spessore. Se quest’anno il Catania resterà in C, l’anno prossimo punterà con decisione al salto di categoria”.

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