ESCLUSIVA – Accardi (D.S. Paganese): “Alta classifica, giochi aperti anche per il Catania. Riforma campionati imprescindibile”

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foto sportcampania.it

Questa settimana il Catania avrebbe dovuto affrontare la Paganese per il recupero della 20/a giornata del girone C ma, ancora una volta, la partita è stata rinviata a causa del maltempo. Ne avevamo parlato nei giorni scorsi con il Direttore Sportivo azzurrostellato Guglielmo Accardi, il quale ha rilasciato anche alcune dichiarazioni sulla situazione di classifica delle due squadre. Accardi si è soffermato, inoltre, sulla necessità di una riforma che venga in soccorso ai club di Serie C:

Obiettivo salvezza, quanto la Paganese crede di potercela fare?
“Col cambio di allenatore e gli sviluppi sul mercato abbiamo trovato uno spirito nuovo, una nuova identità. Siamo fiduciosi perchè la squadra si sta esprimendo su buoni livelli. Abbiamo battuto il Catanzaro e questo risultato ci ha dato forza, mentre a Cava è arrivata una sconfitta disputando comunque una buona partita, condizionata da episodi. Siamo fiduciosi per il prosieguo del campionato, ci giocheremo la salvezza fino alla fine ma i tempi stringono e dobbiamo fare punti”.

Può dire ancora molto il campionato nei quartieri alti della classifica?
“Il discorso primo posto dire che ormai è da considerarsi chiuso. Solo la Ternana potrebbe perdere questo campionato. Per quanto concerne i Play Off, invece, c’è l’Avellino, il Catania, il Bari che attraversa un periodo veramente negativo ma resta una delle maggiori pretendenti alla vittoria finale degli spareggi. il Catanzaro rimane un avversario temibile. Chi ci arriverà meglio sia fisicamente che in termini di posizione in classifica potrà giocarsi le sue possibilità fino in fondo. Tra queste squadre il Catania. I rossazzurri hanno vissuto un periodo abbastanza tribolato per via delle questioni societarie che forse non hanno aiutato, ma risolte queste cose può nascere un entusiasmo nuovo, una spinta emotiva importante. Piazze come Palermo, Avellino, Bari e Catania devono tornare prima o poi a grandi livelli. Glielo auguriamo”.

E’ arrivato il momento di una riforma dei campionati, sostiene che a fine stagione sarà la volta buona?
“Io credo che ci sarà. E’ diventata imprescindibile ma deve essere legata soprattutto a una diversa ripartizione delle risorse economiche che giungono alla Federazione. Non è solo con la riduzione degli organici che si può ristabilire una certa salute dei campionati. Come modulare classifiche e gironi è un aspetto di secondaria importanza. Si deve capire che anche il calcio minore ha bisogno di essre aiutato, di reperire risore ed energie”.

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