Per il Catania è giunto il momento di lasciarsi alle spalle le scorie prodotte dalla sfida d’alta quota con il Bari e proiettarsi subito all’imminente gara di recupero con la Paganese. Mercoledì (calcio d’inizio alle ore 14:30, arbitra Colombo), si torna in campo per disputare il primo turno del girone di ritorno, già slittato due volte causa maltempo.
Al netto del match-point fallito da Dall’Oglio dagli undici metri di distanza, ripartire da quanto di buono prodotto nel secondo tempo può essere l’esercizio ideale su cui andare a costruire la prestazione da produrre a Pagani (su un campo dove si è segnato tanto nei confronti più recenti).
Mister Raffaele è consapevole di poter disporre di un “bonus” potenzialmente utile per incamerare ulteriore “fieno in cascina” in termini di punti e al contempo ritrovare qualche elemento a pieno regime. Il consolidamento del quarto posto sembra essere l’obiettivo maggiormente alla portata di questa squadra quando sono trascorsi due terzi di campionato e si è entrati nel clou della stagione.
L’impegno infrasettimanale in terra campana non va preso sottogamba. I numeri dicono che la Paganese è una squadra in ripresa, che sta godendo degli effetti del cambio della guardia in panchina. Lello Di Napoli, tecnico che alla guida dell’Akragas batté due volte il Catania nella stagione 2016-17, è riuscito a risollevare il morale e le sorti di una compagine in piena lotta per evitare la retrocessione.
Tre affermazioni interne su Catanzaro, Vibonese e Turris e un pareggio fuori casa a Francavilla Fontana hanno permesso agli azzurrostellati di allontanarsi dalle “sabbie mobili” della graduatoria e mettere nel mirino posizioni di classifica più tranquille. L’assenza di Diop per squalifica potrebbe incidere sulle dinamiche offensive di una squadra che coniuga l’effervescenza di alcuni giovani di sicuro avvenire all’affidabilità di elementi più esperti.
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