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Il Catania ottiene ancora una volta un risultato positivo, e ritorna dal “Menti” di Castellammare con un buon pareggio. La stanchezza accumulata e l’indisponibilità di giocatori importanti si sono fatti sentire nell’arco dei 90 minuti ma la truppa di mister Raffaele con grinta, abnegazione e spirito di sacrificio, è riuscita a riprendere in mano una partita che si era complicata pericolosamente dopo il vantaggio dei padroni di casa.
Sin dai primissimi istanti di gioco le Vespe hanno provato a far valere il “fattore campo” creando già al 5’ i presupposti per il vantaggio ma Confente, opponendosi miracolosamente sulla conclusione di Marotta (all’esordio con la nuova maglia), nega il vantaggio ai gialloblu. Il primo tempo degli etnei non è particolarmente brillante con molta grinta in mezzo al campo ma poca qualità nelle giocate, tanti errori nei passaggi e nella lettura delle palle inattive. Al 15’ i rossazzurri si affacciano dalle parti di Russo con Silvestri che, da calcio d’angolo, colpisce debolmente il pallone. Sei minuti più tardi è Welbeck che prova ad impensierire il portiere avversario calciando da fuori ma il pallone si spegne lentamente sul fondo. Nel finale le vespe provano ad accelerare con Scaccabarozzi che prende per mano i suoi e prima calcia fuori un tiro al volo, poi al minuto 42 porta in vantaggio gli stabiesi con un rasoterra velenosissimo che, deviato da Giosa, diventa imparabile per Confente.
L’1-0 della Juve Stabia tramortisce il Catania che prima del fischio finale dell’arbitro rischia due volte di subire il raddoppio. Ancora una scatenato Scaccabarozzi prova a siglare la sua personale doppietta direttamente da calcio di punizione, ma la barriera si oppone deviando il pallone sul fondo. Dal calcio d’angolo seguente è Mulè che a porta vuota non arriva clamorosamente sulla sfera mancando il 2-0. Nella ripresa mister Raffaele decide subito di giocarsi le carte Zanchi e Golfo (rispettivamente per Izco e Dall’Oglio) ed è proprio l’esterno palermitano a rendersi pericoloso al minuto 52 quando da buona posizione calcia sull’esterno della rete la deviazione sul tiro di Di Piazza (nell’occasione gli etnei protestano per un fallo di mano della difesa stabiese sulla conclusione dello stesso attaccante di Partinico).
Il secondo tempo dei campani è racchiuso tutto nella conclusione di Vallocchia che al 58’ impegna seriamente Confente con un bellissimo tiro di controbalzo dal limite dell’area. Due minuti più tardi altre vibranti proteste da parte dei rossazzurri per l’evidentissima trattenuta in area piccola su Sarao ma l’arbitro anche in questo caso decide di non assegnare il penalty. Nell’azione che ne consegue Welbeck scodella alla perfezione un pallone che Di Piazza deve solamente spingere in rete ma l’attaccante palermitano, completamente solo in area, spedisce clamorosamente la sfera addosso a Russo. Il punteggio vede ancora i padroni di casa in vantaggio ma l’inerzia del match è cambiata ed infatti al minuto 63 arriva il gol del pareggio. È Luis Maldonado che, grazie alla fortuita deviazione di Marotta, direttamente da calcio di punizione trova la conclusione vincente.
Mister Raffaele comprende che il momento è propizio e decide di schierare forze fresche sostituendo Albertini con Calapai, Sarao con Reginaldo e Di Piazza con Manneh. Gli ultimi 20 minuti sono tutti appannaggio del Catania con la Juve Stabia che sembra aver esaurito la benzina e si rintana nella propria metà campo. L’ultimo sussulto lo regala l’altro ex Francesco Golfo che, su imbeccata di Manneh, si incunea in area ma spedisce debolmente tra i guantoni di Russo il gol del possibile vantaggio. Dopo 5 minuti di recupero rossazzurri e gialloblu si dividono la posta in palio, accettando un pareggio che appare abbastanza corretto per quanto fatto intravedere in campo e muove parzialmente la classifica per entrambe le squadre.
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