PORTIERI: gerarchie non definite, spiragli per un futuro impiego di Martinez?

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Il Catania di Raffaele ha abbattuto il concetto di gerarchie definite in porta. I tre portieri in organico (Alessandro Confente, Miguel Martinez e Antonio Santurro) sono stati chiamati in causa dal tecnico barcellonese nel corso delle gare sin qui disputate dalla formazione rossazzurra (una di Coppa Italia e diciassette di campionato).

Dopo aver dato fiducia a Santurro in occasione dell’esordio in campionato, mister Raffaele ha rispolverato Martinez a seguito dell’infortunio rimediato dall’estremo difensore emiliano contro la Paganese al “Massimino”. Lo spagnolo, in forza al Catania dal 2016 (in mezzo il ritorno in Patria nel 2018-19), si è attestato su buoni livelli di rendimento (10 gol subiti in 9 partite di campionato, 4 gare da imbattuto e un rigore parato) finché non è stato messo fuori causa dal Covid alla vigilia della trasferta di Avellino tornando nuovamente a disposizione dopo due settimane. A partire dall’esterna in Irpinia i legni dei pali rossazzurri sono stati appannaggio di Alessandro Confente, giovane portiere cresciuto nel Chievo Verona e transitato nelle ultime due stagioni da Reggina e Siena.

Il guardiapali veronese sin qui ha dimostrato affidabilità (7 gol subiti in 7 presenze e 2 gare da imbattuto), dando sicurezza al reparto arretrato seppur a Caserta sia incappato in un errore di valutazione in occasione del corner da cui è scaturito il secondo gol casertano siglato di testa dall’ex Carillo. Può capitare, sia chiaro e ciò non deve in alcun modo demoralizzare un ragazzo di valore e meritevole delle luci della ribalta. Date le gerarchie non definitive, ci si chiede se si aprirà uno spiraglio per un futuro impiego di Martinez o se al contrario mister Raffaele continuerà ad affidarsi a Confente sino al termine della stagione.

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