Analizzando una squadra di calcio, mai sviare l’attenzione da un reparto fondamentale, forse il più importante: il centrocampo. Raggiungere un perfetto equilibrio in mezzo al campo rappresenta spesso la chiave del successo. I centrocampisti, infatti, consentono alla squadra di difendere ed attaccare con ordine e lucidità. In particolare, riveste un compito rilevante colui che opera in cabina di regia, il quale con tecnica, capacità balistiche e velocità di pensiero, deve tessere le trame di gioco per cercare di scardinare le difese avversarie.
Per molti anni il Catania ha avuto in casa un maestro in questo senso, Francesco Lodi. Da Gennaio 2020, però, il “re” etneo dei lanci lunghi e delle palle inattive è andato altrove ed il Catania, in estate, ha provato a reperire sul mercato un nuovo “signore” del centrocampo ponendo anche l’accento sulla mobilità. Ecuadoregno cresciuto calcisticamente nel Chievo Primavera, corrisponde al nome di Luis Alberto Maldonado Morocho. L’avventura catanese dell’ex Arzignano non è iniziata nel migliore dei modi a causa delle note vicende legate ai problemi di tesseramento che lo hanno destabilizzato un po’.
Ricordiamo il bellissimo gol su punizione contro la Ternana (di “Lodiana” memoria), qualche conclusione da fuori apprezzabile, impegno ed una buona dose di generosità. Sul rettangolo verde, tuttavia, non sempre è riuscito a prendere per mano la squadra limitandosi a svolgere il compitino, senza osare di più. Il Catania, comunque, ha individuato in Maldonado delle potenzialità interessanti e dovrebbe puntare ancora su di lui. Sorge spontanea una domanda: dove può effettivamente rendere al meglio? Regista davanti alla difesa, oppure può essere utile un’altra collocazione?
Potrebbe stuzzicare l’ipotesi di vederlo impiegato più avanti, magari agendo da trequartista o regista avanzato per dettare meglio i tempi di gioco e ricercando più spesso il tiro dalla distanza. L’unica opinione che conta però è quella del mister Raffaele, che lavora quotidianamente con la squadra senza snaturare l’equilibrio tattico raggiunto. Chissà se il 2021 consegnerà al Catania un Maldonado più consapevole dei propri mezzi e determinante nello sviluppo del gioco, contribuendo al salto di qualità indipendentemente dalla posizione in campo.
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