Si ferma a otto la striscia positiva di risultati in casa rossazzurra. Dopo una serie di cinque vittorie e tre pareggi consecutivi, il Catania torna a casa a mani vuote dalla trasferta di Caserta. Il 3-2 finale risolleva i falchetti e condanna i rossazzurri alla prima sconfitta del 2021. Un risultato bugiardo vista la mole di gioco prodotta ed il numero di occasioni create. Il Catania non ha concesso granchè ai campani, tuttavia la squadra di Raffaele ha sofferto qualche veloce ripartenza, faticando insolitamente nel gioco aereo e nella capacità di opporre adeguata resistenza sulle palle inattive.
L’Elefante aveva preparato la gara con l’intento d’incamerare i tre punti, non a caso il modulo base adottato da Raffaele era un 3-4-3 spiccatamente offensivo. Il disegno tattico prevedeva un atteggiamento spregiudicato, supportato dalle catene di destra e sinistra sfruttando la corsa di Calapai-Piccolo da una parte, Biondi e Reginaldo dall’altra. Un modo chiaro per trasmettere una mentalità propositiva mettendo a nudo le pecche della non irresistibile difesa rossoblu. Scelta coraggiosa ma che non ha pagato. La Casertana è riuscita infatti a disinnescare le situazioni di pericolo compattandosi da squadra e puntando forte sull’uno contro uno di Turchetta e Pacilli, senza mai disunirsi pur subendo spesso l’iniziativa del Catania.
I rossazzurri hanno peccato di presunzione, riversandosi frequentemente nella metà campo avversaria ma evidenziando poca cattiveria. Dietro, invece, troppe letture di gioco approssimative, con l’estremo difensore Confente non esente da colpe. Bene ha fatto Raffaele a sottolineare che la prestazione c’è stata, ma gli errori si pagano. Ed il Catania, puntualmente, ha pagato a caro prezzo ogni singola disattenzione. Il rigore calciato in maniera non impeccabile da Sarao ha complicato ulteriormente i piani di rimonta, a cui va aggiunto il clamoroso penalty negato nel finale dal modesto direttore di gara, sig. Perenzoni, il quale si era già  reso protagonista in negativo proprio ai danni del Catania, assegnando un rigore inesistente alla Paganese all’esordio in campionato.
Non si gridi, però, allo scandalo o alle congiure. Il Catania ha perso per sfortuna e fatalità degli errori commessi, al cospetto di un avversario che ha saputo capitalizzare al meglio le occasioni avute. Si riparte dalle mancanze ma anche anche dalle note liete: un Piccolo sempre più in palla, andato a segno per la prima volta in questa stagione, ed il positivo impatto di Manneh, che sta imparando ad essere determinante quando viene chiamato in causa. Va menzionata, inoltre, la voglia di reagire di una Catania che fino all’ultimo ha provato a riequilibrare il risultato malgrado le lacune emerse. Nessun dramma, dunque. Ci può stare un incidente di percorso. L’importante è riavvolgere il nastro e focalizzare l’attenzione sui prossimi impegni. Aspettando le novità extra campo che tutti auspichiamo.
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Non mi spiego perché il sig. Raffaele non fa giocare titolare Manneh al posto di BIONDI.SI complica la vita da solo, Confente lo possono ritornare al mittente, non ha il senso della posizione in porta.
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