Gradito ospite di TuttoCalcioCatania.com, il collega di ‘Eleven Sports’ Danilo Sorrentino ha rilasciato un’intervista in ottica Paganese-Catania. Abbiamo approfondito soprattutto le dinamiche interne al club campano, toccando però anche altri tasti riferiti al Catania ed alla lotta salvezza/promozione nel girone C di Serie C.
Paganese-Catania, gara caratterizzata da molti gol negli ultimi anni. Te l’aspetti così anche domenica?
“In effetti negli ultimi anni è sempre stata molto ricca di gol e anche i numeri di adesso inducono a pensare questo, perchè il Catania segna da 8 partite di fila e la Paganese prende gol da 9 gare consecutive, inoltre nelle ultime 4 ha subito 11 reti. Tuttavia il fatto che sia anche la seconda in casa di Di Napoli dopo l’esordio in cui per quasi un’ora la Paganese non aveva rischiato nulla con la Casertana, mi porta a dire che un’organizzazione difensiva è stata trovata. Già a Potenza, con Erra in panchina, la squadra era parsa molto più ordinata e attenta dal punto di vista difensivo. Poi si è verificato un crollo psicologico nel derby con dei gol arrivati anche in maniera rocambolesca”.
Cosa è cambiato tatticamente in questa Paganese con l’avvento di Di Napoli?
“La Paganese continua a giocare con il 3-5-2, modulo attraverso cui la squadra è stata costruita e che rappresenta lo spartito tattico preferito da Di Napoli. L’unica differenza è stata l’impiego di Benedetti al rientro dall’infortunio, sicuramente più un uomo d’ordine rispetto a Bonavolontà. Ha verticalizzato molto di più per le punte e dettato i tempi della manovra, mentre prima la Paganese faticava molto a creare qualche occasione degna di nota”.
Paganese indebolita quest’anno, oppure non è ancora emerso il vero potenziale?
“La squadra ha delle potenzialità e una rosa più profonda rispetto a quella dell’anno scorso, probabilmente è stata sopravvalutata in alcuni elementi esperti che avrebbero dovuto affiancare i giovani. Poi sono andati via giocatori come Baiocco, Stendardo, Panariello e Capece, smantellando l’ossatura centrale e affidando la porta e la cabina di regia a due ragazzi del 2000, di fatto alla primissima esperienza. Questo ha condizionto il rendimento del girone d’andata”.
Come valuti il percorso del Catania nel girone d’andata e come vedi le prospettive rossazzurre?
“Ha chiuso al terzo posto, escludendo i punti di penalizzazione. Sul campo avrebbe uno svantaggio minore dal Bari rispetto a quello che il Bari ha dalla Ternana. Questo la dice lunga sul tipo di campionato fatto dal Catania, partito bene, che ha avuto una fase centrale più critica con Ternana, Bari e Teramo, però si è trattato solo di un momento in un girone d’andata secondo me positivo. Quest’anno il Catania ha scelto innanzitutto un allenatore di categoria, che pratica un buon calcio ed ha fatto bene col Potenza negli anni scorsi. Ha tagliato quel cordone ombelicale che lo legava anche a bandiere degli anni passati e credo si stia calando nella realtà del campionato. Si è rivelato elemento di disturbo, secondo me, il balletto del passaggio di proprietà, pur non avendo fatto mancare nulla alla squadra”.
Quali giocatori della Paganese sono pronti per il grande salto?
“La Paganese ha tanti giovani, alcuni anche di qualità. Il nome più in auge è sicuramente quello di Giuseppe Guadagni, attaccante 2001 che ha già segnato 3 reti. L’anno scorso aveva esordito un pò a sorpresa contro il Bari cominciando a ritagliarsi uno spazio da titolare. In questa stagione il livello di competitività si è alzato perchè è entrato in rosa Mendicino, è tornato Cesaretti, c’è sempre Diop che è il bomber della squadra. Terrei d’occhio anche i centrali di difesa Sbampato e Cigagna”.
A tuo avviso in cosa, il Catania, dovrebbe migliorare per fare un ulteriore salto di qualità?
“La rosa è già di buon livello. Io credo che sia un pò mancato all’inizio un vero e proprio regista. Era stato individuato Maldonado ma ha leggermente deluso le aspettative. Cmq c’è un undici importante, forse difetta un pò delle rotazioni, non può disporre dei cambi di Ternana e Bari che stanno facendo un campionato a parte, ma non ha nulla da invidiare alle altre squadre con cui si sta giocando questa posizione di ‘prima tra le normali'”.
Lotta promozione e salvezza, cosa attendersi dal girone di ritorno?
“Sembra una frase fatta ma il girone di ritorno è un alto tipo di campionato. Ternana e Bari stanno facendo un altro sport in questo momento, gli umbri non hanno perso una gara e difficilmente potranno avere un crollo. Ma mai dire mail. Il Bari deve restare attaccato per ridurre ancora di più il margine di distacco. Le altre squadre sono lì, vedo molto equilibrio. Per quanto riguarda la lotta salvezza, la Cavese si sta rinforzando tanto in questo mercato, un pò tutte, meno la Paganese che proprio ieri ha preso Antezza. C’è la volontà da parte di tutte le concorrenti di migliorarsi, anche in coda ci sono dei valori che non sono ancora venuti fuori del tutto”.
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