Potenza è la destinazione dell’ultima gara esterna del 2020 rossazzurro. Catania di scena domenica alle 15 sul sintetico del “Viviani”, stadio che lo scorso anno tenne a battesimo il primo gol tra i professionisti di Kevin Biondi in occasione del 1-2 con cui gli etnei espugnarono il sempre ostico campo lucano.
Da quella gara ne è passata d’acqua sotto i ponti per entrambe le compagini. Mister Raffaele (assieme al suo vice Giuseppe Leonetti) ha lasciato la panchina rossoblù per sposare il progetto del Catania, così come ulteriori protagonisti di quel ciclo vincente si sono congedati a fine stagione.
Tra poche riconferme e numerosi innesti, per la stagione corrente l’organico è stato fortemente rinnovato. Il progetto tecnico, inizialmente affidato alle cure di Mario Somma, non è decollato tanto che dopo l’ottava giornata il tecnico originario di Latina è stato sostituito con Eziolino Capuano. A quest’ultimo tocca quindi l’arduo compito di portare in salvo una nave “in gran tempesta”.
I risultati finora non sorridono al Potenza, inchiodato al penultimo posto con dieci punti frutto di due sole vittorie con Catanzaro e Turris, quattro pareggi e nove sconfitte per una media di 0,6 punti a partita. A poco servono i gol del bomber Pietro Cianci, già arrivato in doppia cifra, se la squadra detiene la peggior difesa del girone C con 28 reti incassate, ha perso sei delle ultime sette partite e per di più non vince in casa dalla prima di campionato.
Pur presentando qualche buona individualità, l’organico a disposizione di mister Capuano è stato assembrato con poca qualità in mezzo al campo e nel complesso presenta limiti di natura strutturale. Urgono interventi sostanziosi in sede di calciomercato affinché la squadra possa innestare i giusti correttivi per tentare di scalare la classifica e acciuffare l’obbiettivo minimo della permanenza tra i professionisti.
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