Si avvicina l’inizio dell’era Tacopina in casa Catania. Dopo il lavoro faticosamente svolto da Sigi che, una volta concretizzato il salvataggio della matricola, ha dovuto fronteggiare le molteplici criticità gestionali incontrate lungo il percorso, il Catania sta per essere ceduto al gruppo che fa riferimento all’avvocato italo-statunitense. Il closing è solo questione di tempo. L’avvocato Giovanni Ferraù ha parlato nei giorni scorsi di “regalo sotto l’albero” per i catanesi. L’auspicio sarebbe quello di chiudere prima del 23 dicembre, ma non si esclude qualche giorno di tempo ulteriore. Tacopina ha formulato delle richieste ben precise, abbassando il monte debiti fino a portarlo da 60 a circa 45 milioni.
La Sigi ha lavorato duramente per fare in modo di soddisfare le pretese dell’ex Bologna e Venezia, trovando un principio di accordo con l’Erario ed il Comune di Mascalucia, le cui situazioni rappresentavano l’ostacolo principale nell’ambito del piano di ristrutturazione del debito. Tacopina chiede l’invio di una documentazione che certifichi le intese raggiunte. Nel frattempo il Direttore Generale Dante Scibilia ha formalizzato l’addio al Venezia intervenendo nelle vesti di financial advisor di Tacopina in questa fase e, successivamente, come da lui stesso affermato discuterà del ruolo da ricoprire all’interno del progetto Catania.
Insomma, bisogna solo avere la pazienza di aspettare. Non c’è alcun tipo di allarmismo. Serve il tempo necessario affinchè tutti i tasselli vengano messi al loro posto per arrivare al classico nero su bianco. Il confronto tra le parti è sereno, continuo e costante. L’intenzione è quella di definire formalmente una trattativa complessa che porterà alle pendici dell’Etna nuove risorse economiche ed un’importante solidità finanziaria, gettando le basi per un rilancio deciso delle ambizioni dell’Elefante.
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